Nuova crisi per la maggioranza di centrodestra che governa Novi Ligure. Ieri sera, al consiglio comunale convocato per approvare una importante delibera relativa alla vendita del Cit, è mancato il numero legale e il presidente Oscar Poletto è stato costretto ad annullare la riunione. Tra le fila della maggioranza mancavano ben quattro consiglieri, che già in precedenza quando si discuteva dell'azienda di trasporto locale non si erano presentati. I democratici hanno deciso di abbandonare l'aula per protesta contro la linea politica della giunta Cabella e a quel punto i presenti erano solo 8 su 17, meno della metà. Il consiglio dunque è stato dichiarato "deserto".
Spiegano i Democratici: «Questa sera abbiamo deciso di far mancare il numero legale in consiglio comunale sulla delibera relativa al Cit. Lo abbiamo fatto perché per l'ennesima volta nell'ultimo anno la maggioranza si è presentata divisa. Ben quattro componenti della maggioranza mancavano, su un tema delicato per il futuro della città. Le soluzioni proposte dalla lega sono per noi sbagliate e ci sono gli spazi per costruire una soluzione più corretta anche dal punto di vista giuridico. Il sindaco Cabella prenda atto che non ha né i numeri ne le idee per governare la città è ne tragga finalmente le dovute, inevitabili conclusioni».
Durante la seduta è intervenuto anche Giancarlo Topino, segretario provinciale della Filt Cgil, che ha parlato a nome dei lavoratori del Cit. Topino ha chiesto che il Comune di Novi tuteli realmente i dipendenti della società e non ha accettato, come sostenuto dall'assessore al bilancio Maurizio Delfino, che le clausole sociali non possano essere inserite nel bando di vendita delle quote societarie.