20 luglio 2021

Novi Ligure. Ex Ilva, in corso lo sciopero di 24 ore allo stabilimento

Ha preso il via questa mattina alle 6 lo sciopero di 24 ore indetto dai sindacati dei metalmeccanici allo stabilimento Acciaierie d'Italia di Novi Ligure. I dipendenti dell'ex Ilva si asterranno dal lavoro per 8 ore su ciascun turno e hanno organizzato anche due presidi: uno davanti ai cancelli della fabbrica e uno davanti all'area di carico e scarico merci. Quattro i nodi della protesta: la carenza di manutenzione degli impianti, la mancanza di un piano industriale, l'utilizzo eccessivo della cassa integrazione e la cancellazione del premio di risultato in busta paga.

L’astensione dal lavoro è stata decisa dopo l’incontro al Mise dell’8 luglio scorso, «in cui non sono state date risposte né in merito al piano industriale e alle relative prospettive industriali e occupazionali del gruppo, né sulla gestione e manutenzione ordinaria dei siti produttivi», dicono le tute blu.

«L’unica cosa chiara emersa in quell’incontro è che Arcelor Mittal non intende corrispondere ai lavoratori l’una tantum del 3 per cento prevista dall’accordo del 2018 in sostituzione del premio di risultato, né discutere dell’integrazione alla cassa integrazione o dell’organico di Novi Ligure, da tempo sotto la soglia dei 700 addetti previsti dallo stesso accordo», spiegano i metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil.

È paradossale, dicono, che in un momento in cui c’è richiesta di acciaio sul mercato, con prezzi alle stelle, dopo aver dichiarato che l’azienda ha aperto l’anno in utile, «si ricorra ancora agli ammortizzatori sociali, scaricando totalmente i problemi sui lavoratori. Da tempo a Novi Ligure chiediamo interventi in materia di sicurezza, manutenzione impianti e ripristino dell’organico, che nel corso degli anni ha visto la fuoriuscita di decine di persone», concludono Fiom, Fim e Uilm congiuntamente alle Rsu della fabbrica.

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