16 luglio 2021

Novi Ligure. Acciaierie d'Italia, martedì sciopero e presidio davanti alla fabbrica

Martedì l’ex stabilimento Ilva di Novi Ligure scende in sciopero. Fiom, Fim e Uilm hanno proclamato uno sciopero di 8 ore su tutti i turni, con un presidio davanti alla fabbrica e all’area di carico e scarico merci. I sindacati chiedono anche il sostegno dei novesi, invitando i cittadini a manifestare martedì davanti allo stabilimento, perché il territorio non potrebbe accettare che una produzione primaria come quella siderurgica rischi di venir meno.

Ecco il comunicato dei sindacati:

Il giorno 20 luglio nell’ambito dell’iniziativa di sciopero in tutti gli stabilimenti Acciaierie d’Italia (ex Ilva), sono state proclamate a Novi Ligure 8 ore di sciopero su tutti i turni più giornata, con presidio davanti allo stabilimento e all’area di carico e scarico merci.

L’iniziativa è scaturita dopo l’incontro presso il Mise dell’8 luglio, in cui non sono state date risposte né in merito al piano industriale e alle relative prospettive industriali e occupazionali del gruppo, né sulla gestione e manutenzione ordinaria dei siti produttivi.

L’unica cosa chiara emersa in quell’incontro è che Arcelor Mittal non intende corrispondere ai lavoratori l’una tantum del 3% prevista dall’accordo del 2018 in sostituzione del PdR, né discutere dell’integrazione alla Cassa Integrazione o dell’organico di Novi Ligure, da tempo sotto la soglia dei 700 previsti dallo stesso accordo.

Pertanto anche i lavoratori di Novi Ligure protesteranno nella giornata del 20, manifestando la propria rabbia e chiedendo rispetto, segnali concreti attraverso investimenti e manutenzioni negli impianti e la presentazione di un piano industriale che preveda per Novi Ligure il rientro di tutti i lavoratori.

È paradossale che in un momento in cui c’è richiesta di acciaio sul mercato, con prezzi alle stelle, dopo aver dichiarato che l’azienda ha aperto l’anno in utile, si ricorre ancora agli ammortizzatori sociali, scaricando ancora una volta totalmente sui lavoratori i problemi.

Da tempo a Novi Ligure le organizzazioni sindacali chiedono interventi in materia di sicurezza, manutenzione impianti e ripristino dell’organico che ha visto la fuoriuscita di decine di persone dimesse. Adesso basta! Le organizzazioni sindacali e le Rsu invitano anche i cittadini e le cittadine a manifestare con loro il giorno 20 davanti allo stabilimento, perché questo territorio non può accettare che una produzione primaria come quella siderurgica rischi di venir meno.

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