La Val Borbera riparte da un vino che "non esiste"

Siamo due aziende agricole situate in Val Borbera una delle valli più remote e selvagge d’Italia. Cascina Barbàn e Nebraie. Vogliamo iscrivere il Muetto al registro delle varietà viticole Piemontesi perché questa uva, questo vino parla di noi, della nostra storia, delle nostre montagne e poi è un bene comune come tutta la biodiversità e tutti devono poterne godere, tutti devono poterlo bere. Tutto è cominciato nel 2015 in un giorno d’autunno, in Val Borbera, appunto, territorio di confine a cavallo di quattro province: Alessandria, Genova, Pavia e Piacenza. Abbiamo telefonato all’ampelografo Stefano Raimondi e gli abbiamo raccontato brevemente ciò che avevamo in testa. “Avremmo bisogno di conoscere le varietà presenti nei nostri vigneti vecchi, sono gli ultimi rimasti in Val Borbera, vorremmo sapere cosa c’è dentro, è importante! Dopo di loro solo la modernità!” Stefano decise di aiutarci. Grazie a lui infatti, siamo riusciti a censire tutte le varietà presenti (nei vecchi vigneti abbiamo trovato più di venti varietà d’uva diverse) e a scovarne una, che si è rivelata essere molto tipica da queste parti. Abbandonata forse perché poco colorata, o perchè banalmente, nessuno aveva mai posto l’attenzione su di lei. Si chiama Muetto.