Dischi
della Settimana:
Tomás Doncker – “Wherever You Go” (True Groove)
L’imponente chitarrista, cantante e produttore newyorkese torna in campo a meno di
un anno dall’uscita di “Moanin’ At Midnight”, il notevole tributo ad Howlin’ Wolf.
Concepito in piena pandemia, con l’apporto a distanza della sua Blue Ruin Band -alcuni
componenti risiedono in Europa- “Wherever You Go” è una nuova esaltante dimostrazione
del fervido talento di Doncker. Le sue radici musicali affondano nella tradizione e gli omaggi a Blind Willie Johnson (“I’m Gonna Run To The City Of The Refuge”) e Skip James (“Hard Time Killing Floor Blues”) ne sono una palpabile testimonianza. Ma il mix di Chicago Blues, soul, rock e gospel di stampo sudista, alla base del suo stile, viene trasformato in un linguaggio nuovo, moderno, a volte visionario e psichedelico e molto spesso proiettato al futuro.
Harmonica Shah And Howard Glazer – “Ain’t Gonna Worry About
Tomorrow” (Electro-Fi)
Il primo incontro su disco tra Harmonica Shah e Howard Glazer è datato 2003. “Tell It To
Your Landlord”, pubblicato dalla canadese Electro-Fi era un bel manifesto di blues elettrico nudo e crudo, privo di edulcoranti sofisticazioni, essenziale e fortemente “down home”.
Ci sono voluti ben diciotto anni per rimettere insieme la coppia di Detroit, Michigan, ma questo nuovo album ripaga la lunga attesa. A offrirci la ghiotta opportunità è ancora
la solerte etichetta di Toronto e il disco non delude le aspettative. I due amici sono sempre
in ottima forma e, malgrado i capelli ormai bianchi, il tempo sembra non essere trascorso.
Il loro blues è più che mai schietto e verace, per nulla raffinato e sempre senza inutili orpelli. “Motor City Blues back to the bone” !
Skylar Rogers – “Firebreather” (Autoprodotto)
Descritta come un eccitante incrocio tra Etta James e Tina Turner, Skylar Rogers compie il
primo passo sulla lunga distanza dopo il promettente EP “Insecurities”, pubblicato nel 2018.
Ben sostenuta dai fidati e ormai super affiatati Blue Diamonds, la provocante vocalist chicagoana ci sferza con il suo esplosivo “soul rockin’ blues”, termine che ben definisce i contorni del suo stile. “Firebreather”, registrato ai Sawhorse Studios di St.Louis, Missouri contiene una decina di titoli originali, firmati a quattro mani con Paul Niehaus e non lascia dubbi sulle considerevoli potenzialità artistiche della Rogers.
Scott Weis Band – “Simmer Me Down” (Sleepy Lodge)
Giunto al sesto lavoro e con il prezioso ausilio di una coppia ritmica di tutto rispetto -Robert
Kopee, basso e Roger Voss, batteria – Scott Weis mantiene alto il livello della sua proposta musicale. Registrato nei rinomati Showplace Studios di Dover, New Jersey e curato dal compianto Ben Elliott, in una delle sue ultime apparizioni, “Simmer Me Down” amalgama blues, rock e soul con esemplare armonia. Il cantante, chitarrista e armonicista di Greeley,
Pa. è anche un eccellente autore e compone la maggior parte del materiale, ma recupera altresì due gemme dal passato: “When Something Is Wrong With My Baby” di Sam & Dave
e “Jesus Just Left Chicago” dei texani ZZ Top. Tra gli ospiti da segnalare la celebre vocalist Cindy Mizelle e il tastierista John Ginty, entrambi di casa negli studi di Elliott.
Le Altre Novità:
Cathy Grier + The Troublemakers, Vikings Of Blues, mi Haley, Shakin’
Woods, The Lizzard Kings feat. Charles Ponder, Keller Brothers, Ghalia Volt,
Early Times & The High Rollers !, Paolo Bonfanti, Dave Thomas, Anne Harris
Feat. Markus James, Scott McClatchy, Catherine Britt, Catfish Keith,
Zachary Richard.
Dal Passato:
The Beach Boys, The Dell-Vikings, Martha & The Vandellas, The Iguanas,
Fiona Boyes, Blind Willie Johnson, Bobby Timmons.
Benvenuti a Bordo !