“Se l’inchiostro avesse una forma, quale sarebbe?”, una traccia creativa, che permette alla fantasia di viaggiare per ogni via dell’immaginazione, rendendo vivo ogni pensiero e concedendo di esprimersi al meglio; questo è il tema che riguardava il concorso Le forme dell’inchiostro, organizzato dal T.INK Festival. Zakaria Abbari e Filippo Semino, studenti della 4AC Servizi Commerciali dell’istituto Marconi-Carbone di Tortona, si sono cimentati nella creazione di due disegni, i quali hanno rispettivamente vinto il primo e il terzo posto.
L'elaborato “Presa di coscienza”, di Zakaria, vuole esprimere un disappunto nella società di oggi, “inondata” dalla tecnologia, incapace di acquisire consapevolezza. L’inchiostro in questa rappresentazione prende forma nell’enorme onda che sta affondando tutte le “prese” elettriche, simbolo della tecnologia. Il progetto “Ink_jester” è invece nato dall’idea di far prendere vita all’inchiostro, creando un’entità inesistente, ampliando il senso di angoscia che questa dovrebbe infondere, posizionandola, come detto dall’autore Filippo, in un “universo parallelo distorto”, similare a una foresta oscura e spoglia.