Siamo entrati nella settimana che potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro dell’ex Ilva, gruppo siderurgico internazionale che ha uno stabilimento a Novi Ligure dove attualmente lavorano circa 550 dipendenti. Lo confermano alcuni appuntamenti in agenda degli esponenti del governo, dei sindacati e degli amministratori locali.
Il primo, in ordine cronologico, è un tavolo politico per affrontare le prospettive future dell’ex Ilva e garantire un percorso di rilancio concreto. Potrebbe diventare un’occasione importante per definire le prossime strategie industriali e occupazionali.
Una parziale conferma arriva anche da Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al lavoro della Regione Piemonte che, attraverso un comunicato stampa, ha fatto sapere: «L’attenzione della Regione Piemonte rimane alta: continueremo a lavorare con le politiche attive del lavoro e con il Fondo formazione e occupazione affinché si trovino
soluzioni strutturali per la salvaguardia dell’occupazione, della competitività del nostro
tessuto industriale e dei lavoratori».
Anche i sindacati sono stati convocati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano per le ore 18,30 odierne per un incontro a palazzo Chigi al quale, tra gli altri, presenzierà il ministro dell’industria e del Made in Italy, Adolfo Urso. L’oggetto scritto sulla lettera di convocazione risulta essere
“aggiornamento sulla situazione del gruppo Acciaierie d'Italia”.
Molti leggono questa convocazione come la conferma delle indiscrezioni secondo le quali il Governo entra il 14 marzo prevede di individuare la migliore offerta per l'acquisto degli stabilimenti dell'ex Ilva, con l'intento di accelerare il processo di vendita. Successivamente al 14 marzo, termine per la scelta dell'offerta migliore, ipotizzano attendibili voci di corridoio, si procederà con la convocazione di tavoli con le parti sociali. L'obiettivo è avviare le procedure di vendita entro la fine di maggio o i primi di giugno.
Intanto Jindal Steel, nei giorni scorsi pare abbia aumentato la sua offerta per l'acquisizione dell’ex Ilva a circa 4 miliardi di euro, superando l'offerta dei rivali azeri di Baku Steel Company.
Oltre a Jindal International, concorrono per acquisire i siti produttivi dell’ex Ilva anche Baku Steel dell'Azerbajian e Bedrock, fondo di investimento americano.
Nella foto:
Una riunione del tavolo di crisi sull’Ilva. Di fronte, da sinistra: Valerio Oderda, sindaco
di Racconigi; Elena Chiorino, vice presidente della Regione Piemonte, il presidente
Alberto Cirio; il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere e l’assessore della Regione
Piemonte, Enrico Bussalino.