L'Amministrazione comunale di Novi Ligure ha chiesto a Cociv e Rfi di rivedere il progetto per le barriere antirumore lungo la linea ferroviaria del terzo valico dei Giovi, in particolare nei sottopassi di via Verdi, viale Saffi, via Mazzini e via Crispi, in quanto, si legge in un comunicato diffuso ieri: «avrebbero un impatto ambientale e visivo insostenibile per la città».
La questione è stata formalmente riproposta in una nota ufficiale indirizzata a Cociv e Rfi, a firma del sindaco, Rocchino Muliere, e dell'assessore all'urbanistica, Gian Filippo Casanova, alla luce della mancata risposta alle reiterate sollecitazioni avanzate nei mesi scorsi, sia direttamente dall'amministrazione comunale che attraverso la competente
commissione consiliare.
«Prima che vengano prese decisioni definitive – si legge nella missiva - chiediamo un confronto urgente per rivedere radicalmente il progetto, affrontando e risolvendo diversamente le problematiche legate al rumore».
Tra i punti di maggiore criticità rientra la lunga cantierizzazione dei lavori che taglierebbe in due la città, con gravi disagi per la popolazione. Il progetto, inoltre, prevede barriere alte da 6 a 8 metri in pieno centro cittadino, che occuperebbero tratti di marciapiede e comprometterebbero la fruibilità degli spazi pubblici.
L'Amministrazione comunale di Novi Ligure, inoltre, auspica che la richiesta di confronto venga accolta tempestivamente e si dichiara pronta a valutare ogni azione legale necessaria per ottenere una modifica del progetto, pur auspicando che si possa trovare una soluzione condivisa che garantisca la mitigazione del rumore senza
stravolgere il tessuto urbano.
Nella foto:
A Novi Ligure la linea ferroviaria passa a pochi metri dalle case.