I vertici del Governo italiano hanno convocato per le ore 19 del 30 ottobre i sindacalisti dei
metalmeccanici per comunicazioni che riguardano l’evolversi della vicenda dell’ex Ilva in vendita.
Pur non avendo aggiunto altri particolari, è opinione diffusa negli ambienti di Fim Cisl, Fiom Cgil e
Uilm Uil, ma anche dei sindacati di base, che si tratti di delucidazione sugli sviluppi del bando di
vendita.
La scorsa settimana era iniziata a circolare anche a Novi Ligure la notizia di un’imminente visita dei
tecnici del gruppo indiano Jindal allo stabilimento ex Ilva di Novi Ligure, il che aveva avvalorato
l’ipotesi di un forte interesse verso il gruppo siderurgico italiano, ma l’ipotesi non ha trovato
conferme e l’azienda non ha dato nessuna comunicazione in merito ai rappresentanti sindacali dei
lavoratori incontrati la scorsa settimana. Per contro ieri si sono diffuse indiscrezioni che ci sarebbe
interesse anche da parte dei canadesi di Stelco che sarebbe il gruppo preferito dal Ministro Adolfo
Urso e dei giapponesi di Nippon Steel che ben conoscono lo stabilimento ex Ilva di Novi Ligure
perché nei primi anni novanta i loro tecnici hanno installato l’impianto di ricottura continua nella
ferriera di via Bosco Marengo a Novi, poi inaugurato dal senatore Giulio Andreotti nel 1992.
In attesa di novità dal Governo tra i lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Novi c’è sconcerto e il
commento di uno dei più esperti operai della ferriera riassume bene lo stato d’animo dei lavoratori:
“Qui non si capisce più niente”. Al di la delle opinioni personali è certo che la produzione all’Ilva
di Novi è ai minimi storici perché da Taranto arrivano pochi coils di lamiera da raffinare e il
decatreno, che è il cuore della fabbrica, quando va bene lavora 2-3 giorni alla settimana.
Oggi a Taranto riparte l’altoforno 1 che affianca il numero 4 e questo da speranze ai lavoratori
dell’Ilva di Novi che arrivino più rotoli di lamiera a Novi e che possano diminuire i lavoratori in
cassa integrazione che attualmente sono 175, che vanno in regime di ammortizzatore sociale a
rotazione. Almeno quello.
Nella foto:
I sindacalisti dei metalmeccanici attendono notizie dal Governo sull’evolversi della procedura di
vendita.