Sabato mattina, all'aeroporto di Milano, l'atmosfera era carica di emozione e determinazione. Trentaquattro volontari della Diocesi di Tortona sono partiti alla volta del Burundi, destinazione Murayi, per portare avanti una missione umanitaria iniziata vent'anni fa grazie all'associazione “Ascolta l’Africa”. Questa organizzazione di volontariato, nata a Novi Ligure ma diffusasi ormai in tutto il territorio della diocesi, ha compiuto passi da gigante nel sostenere le comunità locali di questo angolo remoto dell'Africa.
Nel corso degli ultimi vent'anni, “Ascolta l’Africa” ha realizzato numerosi progetti a Murayi, tra cui la costruzione di aule per l’istruzione dei bambini e dei ragazzi, nonché pozzi e acquedotti per garantire l’accesso all’acqua potabile. Grazie a contributi di privati cittadini e di aziende, l'associazione ha potuto investire circa 700.000 euro in opere di pubblica utilità, trasformando ogni donazione in un segno tangibile di solidarietà.
Il cuore pulsante di questi progetti è rappresentato dai volontari stessi, che sacrificano le loro ferie per dedicarsi agli altri. Quest’anno, il gruppo partito sabato è composto da 31 persone, tra cui venti giovani tra i diciotto e i trent'anni, molti dei quali al loro primo impegno missionario. Una dimostrazione di come lo spirito di altruismo e la voglia di fare la differenza siano in grado di attrarre anche le nuove generazioni. Il gruppo è guidato da don Cristiano Orezzi, che ha coinvolto i giovani della Pastorale giovanile della diocesi in questa esperienza formativa e spirituale.
A precedere questo contingente è stato un gruppo di volontari esperti, partito due settimane prima per organizzare il lavoro e preparare il terreno per gli aiuti che verranno offerti quest’anno. Una testimonianza di come la missione di “Ascolta l’Africa” sia un impegno costante e ben strutturato, che va ben oltre il semplice atto di volontariato, trasformandosi in un esempio concreto di cooperazione internazionale e di amore per il prossimo.
La missione a Murayi non è solo un'occasione per portare aiuti concreti, ma rappresenta anche un'opportunità per i giovani volontari di confrontarsi con una realtà diversa e di crescere attraverso il servizio agli altri. Questa esperienza non solo cambierà la vita delle persone che riceveranno il loro aiuto, ma lascerà un segno indelebile anche nei cuori di chi ha deciso di donare il proprio tempo e le proprie energie per questa nobile causa.
In un mondo sempre più diviso, iniziative come quelle di “Ascolta l’Africa” dimostrano che la solidarietà non conosce confini, e che anche i gesti più semplici possono avere un impatto straordinario quando sono animati da un sincero desiderio di aiutare gli altri.