La riunione del tavolo permanente di crisi sull’ex Ilva, svolta ieri a Novi, si è conclusa
con la scelta di stilare un documento unitario firmato da Regione Piemonte, sindacati e
Comuni piemontesi sul cui territorio sono insediati stabilimenti ex Ilva (Novi Ligure,
Racconigi e Gattinara) da consegnare al ministro delle industrie che domani sarà a
Torino per incontrare i vertici della Regione.
Alla riunione erano presenti e sono intervenuti nel dibattito, il presidente della Regione
Piemonte, Alberto Cirio, gli assessori regionali Elena Chiorino (vice presidente) e
Alberto Bussalino; i sindaci di Novi Ligure, Rocchino Muliere; di Stupinigi, Valerio
Oderda; il capo di gabinetto del Comune di Gattinara; i rappresentanti nazionali e
provinciali di Fiom, Fim e Uilm; i componenti della rappresentanza sindacale unitaria
degli stabilimenti ex Ilva di Novi Ligure e Stupinigi.
La riunione, convocata per fare il punto sulla situazione del gruppo siderurgico alla luce
della trattativa che il governo sta conducendo a livello nazionale, si è conclusa con la
decisione di predisporre un documento unitario che certifichi l’unità di intenti. Si basa
su 5 punti: chiedere che venga predisposto il piano industriale prima o
contemporaneamente al piano per la cassa integrazione; predisposizione del piano
industriale prima di avviare le trattative con le cordate interessate. Attraverso il
documento stilato a conclusione della riunione del tavolo di crisi, viene chiesto un piano
industriale che favorisca lavoratori e compratori; documenti questi che qui in Piemonte
vorrebbero predisposti prima della pausa estiva perché, e qui simo al quinto punto, se
non si riparte subito non si ripartirà più.
Prima di ripartire per Torino, il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha detto:
«giovedì consegneremo al ministro Urso in occasione dell’incontro in programma a
Torino il documento unitario stilato a Novi». Il presidente ha poi fornito al tavolo
rassicurazioni sul fatto che il via libera di Bruxelles al prestito ponte potrà arrivare non
appena sarà insediata la nuova commissione.
Nella foto:
Perplessità sul volto dei sindacalisti schierati in prima fila nell’uditorio del tavolo di
crisi sull’ex Ilva