04 aprile 2024

I pendolari chiedono una svolta nella progettazione dei trasporti ferroviari

«Senza un incremento del servizio sulle linee ferroviarie non completamente sfruttate il
Piemonte orientale rischia di nuovo l’isolamento dalle altre regioni e un inevitabile
declino».
Questo l’allarme lanciato dalle associazioni dei pendolari di Piemonte, Lombardia e
Liguria, tra le quali anche l’Associazione pendolari novesi presieduta da Andrea
Pernigotti, che hanno scritto al ministero dei trasporti e alle regioni competenti, per
sollecitare un'azione corale e sinergica nei confronti del trasporto ferroviario nell'area
del Piemonte orientale. Questa è un’area adagiato a ridosso del confine occidentale della
Lombardia e immediatamente a nord della città metropolitana di Genova, in Liguria
dotata, secondo i pendolari «di grandi infrastrutture di trasporto ferroviario, sia
esistenti, data la vicinanza a grandi realtà urbane come Genova, Milano e Torino, e a
porti e interporti vari, sia in costruzione e di prossimo esercizio (terzo valico dei Giovi,
quadruplicamento della Tortona - Voghera, solo per citarne un paio). La stessa
programmazione ferroviaria dei contratti afferenti alle tre regioni del Nord Ovest ha
consistenti lacune che occorrerebbe colmare con necessarie integrazioni del servizio».
Quali, ad esempio?
«Nella linea Genova – Milano -. spiega Andrea Pernigotti, presidente dell’Associazione
pendolari novesi - manca un adeguato servizio cadenzato e il servizio serale è carente.
Stesse lacune ha la linea Milano - Tortona – Alessandria mentre nella linea Milano -
Tortona - Novi Ligure il servizio è ridotto a sole tre coppie al mattino verso nord e nel
tardo pomeriggio verso sud. Questo fa sì che durante il giorno è impossibile da Novi
Ligure andare a Milano servendosi del treno».
Convinti che serve una svolta nella progettazione dei trasporti ferroviari che possano
agevolare i flussi degli spostamenti quotidiani delle persone in un’ottica di mobilità
ecosostenibile, i pendolari mettono a disposizione la loro esperienza giornaliera di
fruitori dei mezzi pubblici per trovare, attraverso una collaborazione concreta e seria tra
associazioni ed istituzioni, le soluzioni migliori a favore di tutti gli interlocutori.
Nella foto:
Andrea Pernigotti, presidente dell’Associazione pendolari novesi