Dopo essersi preso il giusto tempo per ambientarsi nel ‘modus operandi’ del consiglio comunale di
Novi Ligure, Paolo Coscia, unico esponente del Movimento 5 Stelle nell’assemblea cittadina, si è
reso promotore di due iniziative.
Sabato con altri attivisti del M5S hanno allestito un gazebo informativo in via Girardengo dove
hanno raccolto un centinaio di firme per chiedere una legge sul salario minimo. Fedele alla filosofia
che un cittadino informato è un cittadino consapevole e maggiormente in grado di partecipare alla
vita politico-amministrativa della città, Paolo Coscia ieri ha postato su Facebook il suo pensiero sui
costi di raccolta e smaltimento rifiuti a Novi, ha puntato il dito contro metodo ‘Contarina’ e
sollecitato l’amministrazione comunale di Novi Ligure a rimboccarsi le maniche perché «la
differenziata è certo un dovere, ma non può essere un lusso da far pagare ai cittadini».
Secondo il consigliere del Movimento 5 Stelle «alla base del corto circuito comunicativo ‘Azienda -
Comune - cittadini c'è solo un dato da cui ripartire: chiedersi come si abbatte il costo totale di
raccolta + smaltimento. Riducendo i costi e aumentando i ricavi - si è risposto Paolo Coscia. - Per
abbattere i costi le linee di indirizzo sono: maggior controllo dei costi aziendali (ci sono ampi
margini dì efficientamento, basta trovarli); lotta agli abbandoni; incrociare i dati dei vari data base
a disposizione del comune per scovare gli utenti non censiti (più gente c’è che non paga, maggiore
sarà il costo per gli altri); introduzione della tariffa puntuale, con la quale si riduce la frazione
indifferenziata che è quella il cui costo di smaltimento è superiore».
Nella foto:
Paolo Coscia (M5S), consigliere comunale a Novi Ligure