L'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone è il nuovo presidente del Comitato militare della
Nato. Al militare nato ad Arquata Scrivia e residente a Novi Ligure, è stato conferito il
secondo ruolo con maggior peso nella Nato dai membri dell'Organizzazione del trattato
nord atlantico, fondato a Washington il 4 aprile 1949 che ha come obiettivo prioritario la
salvaguardia della sicurezza e della libertà degli Stati firmatari attraverso mezzi politici
e militari, conformemente ai principi dello Statuto delle Nazioni Unite.
In un momento in cui la Nato è chiamata a un ruolo diplomatico delicatissimo in Europa
e nel mondo, l’affidamento della presidenza del Comitato militare all’ammiraglio
Giuseppe Cavo Dragone è sintomo inequivocabile della stima nei confronti del militare
che dal 6 novembre 2021 ricopre il ruolo di Capo di Stato Maggiore della difesa in
Italia.
La nomina del presidente del Comitato militare della Nato spetta a tutti i membri
dell’Alleanza che si sono riuniti ad Oslo. La candidatura dell'ammiraglio di Novi Ligure
aveva il pieno sostegno del Quirinale e preannunciata a fine maggio, come da noi
riferito, dal Ministro degli esteri Antonio Tajani. In quei giorni, però, la nomina del
Capo di Stato Maggiore della Difesa Cavo Dragone era stata congelata dopo il vertice
degli alleati a Vilnius perché gli olandesi avevano chiesto la proroga di un anno per
l’ammiraglio Rob Bauer, al pari di quella decisa per il segretario generale Jens
Stoltenberg.
Parole di soddisfazione per la nomina, di stima nei confronti dell'ammiraglio Giuseppe
Cavo Dragone a prossimo presidente del Comitato militare della Nato e di orgoglio
italiano, sono state espresse dal vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani e dal
il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
Nella foto:
Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, prossimo presidente del Comitato militare della
Nato