26 gennaio 2021

Strage di Quargnento: il giorno della difesa

Al processo per la strage dei vigili del fuoco avvenuta a Quargnento ieri la parola è andata alla difesa: l'avvocato Lorenzo Repetti, uno dei difensori di Gianni Vincenti, imputato per omicidio doloso (con dolo eventuale) per i fatti della notte fra il 4 e il 5 novembre 2019, ha sostenuto una tesi nuova: secondo lui la notte dell’esplosione della villetta i vigili del fuoco “non dovevano entrare perché sapevano che era disabitata e non c’era nessuno da salvare”. Dunque secondo Repetti "È lecito contestare la condotta del caposquadra”.
Di tutt'altro parere il padre di Antonino Candido, uno dei Vigili del Fuoco morti nell'esplosione: “Quale imprudenza? Il caposquadra ha agito perfettamente. Anche io sono stato caposquadra e alla fine di ogni intervento bisogna lasciare la zona alla fine di un accurato controllo visivo. Ed è quello che è stato fatto”.