03 luglio 2020

Tortona - Verso il museo civico: oggi l'anteprima

Un'occasione per conoscere lo stato dei lavori per l'allestimento del museo civico archeologico a Palazzo Guidobono e un segnale che l'amministrazione comunale ha espresso verso i partner dell'iniziativa, tra cui Fondazione Cr Tortona, Ubi Banca, Diocesi e soprintendenza, circa la ferma intenzione di proseguire nel percorso di apertura del museo al pubblico. 

Questo pomeriggio, in municipio prima e a Palazzo Guidobono poi, si è tenuta un'anteprima descrittiva del progetto, denominata "Un museo in cantiere". Gli interventi istiuzionali introdotti dall'assessore alla cultura Fabio Morreale sono stati del sindaco Federico Chiodi, del vescovo Vittorio Viola, del funzionario archeologo della Soprintendenza del Piemonte Gianbattista Garbarino, poi i vari interventi dei partner coinvolti nel protocollo di intesa. 

Nel video realizzato da Pnr, le voci dei relatori illustrano i dettagli delle proprie competenze sul progetto. 

Le prime tre sale dovrebbero divenire visitabili entro il 2020, ma il museo verrà concepito come un'entità in continua evoluzione, cionvolgendo anche la cittadinanza per valutare quali momenti e aspetti della storia cittadina racocntare con i materiali e le testimonianze. 

L'intervento della dirigente del settore Servizi alla Persona del Comune di tortona, Luisa Iotti, ha riassunto i passaggi che porteranno all'apertura e i contenuti. Ecco di seguito i dettagli:-

La riapertura della sezione archeologica del Museo, prevista al piano terreno e al piano interrato, avverrà per tappe successive, allo scopo di far conoscere al pubblico le testimonianze materiali del nostro passato e di condividere con la cittadinanza le scelte progettuali ed espositive. I restauri archeologici in corso si sono concentrati in particolare su un gruppo di iscrizioni romane, alcune delle quali già comprese nel lapidario vescovile o in altre raccolte antiquarie a partire dal Cinquecento. Attraverso queste ultime, il futuro percorso espositivo museale presenterà gli esordi della presa di consapevolezza da parte dei Tortonesi delle loro antiche origini.
Gli interventi hanno riguardato anche materiali metallici, con differenti problemi conservativi, ad esempio le tubature in piombo (fistulae aquariae) rinvenute in via Emilia nel 1934. Questi reperti, già presenti nel vecchio allestimento, presentano contrassegni e bolli che fanno conoscere come avvenisse la gestione dell’approvvigionamento idrico nella città romana.
Accanto a queste testimonianze già da tempo conosciute, i restauratori sono intervenuti su altri reperti finora poco noti, facendo emergere interessanti novità. Si tratta ad esempio di un frammento di statua femminile di grandi dimensioni, ispirata a modelli tratti dalla grande scultura ellenistico-romana. Nuovi dati stanno emergendo anche per la statua del cosiddetto “togato”, donato dalla città di Genova in occasione della prima apertura al pubblico del Museo nel 1911: recenti studi hanno proposto una rilettura critica che potrà ora confrontarsi con gli esiti del restauro.
Un’altra importante novità è rappresentata da un insieme di elementi architettonici e arredi liturgici dell’VIII-IX secolo d.C.: anche se la precisa provenienza non è ancora stata accertata (forse dalla cattedrale, a quel tempo collocata sull’altura del Castello) questi oggetti, con le loro raffinate decorazioni a rilievo, documentano la vivacità culturale e artistica di Tortona nell’alto medioevo.
Grazie alla collaborazione anche finanziaria con la Fondazione CR Tortona e UBI Banca, Palazzo Guidobono si avvia a recuperare la sua funzione di sede dei musei: è infatti destinato ad ospitare, oltre alla già attiva esposizione dei burattini dell’associazione “Peppino Sarina”, sia una sezione archeologica (al piano terra e seminterrato), sia quella storico-artistica (al primo piano), a fianco degli spazi per le mostre temporanee.