24 giugno 2020

La Solvay ottiene una sospensiva. Che non piace al territorio

Alessandria - Finisce con un rinvio...anzi, una sospensiva, la Conferenza dei Servizi che ieri era chiamata a decidere sulla richietsa della Solvay di aumentare la produzione di C6O4, un polimero assai chiacchierato per la sua presunta nocività.
Le parti, durante la riunione, hanno chiesto alla Solvay la risoluzione dei problemi della presenza di C6O4 nella falda, a cominciare dalla individuazione delle sorgenti di contaminazione. Tra le richieste anche quelle di una maggiore tenuta della barriera idraulica mentre Arpa ha individuato un limite, “inferiore di una decina di volte rispetto a quello proposto da Solvay. L'azienda ha chiesto la sospensione della conferenza per poter dare le risposte adeguate e riprogettare parti dell’impianto funzionali al rispetto dei limiti proposti. Il tempo a disposizione è ora di 60 giorni.
In una nota la Solvay ha sottolineato che: “La richiesta di Autorizzazione Integrata Ambientale per l’estensione della produzione e dell’utilizzo di C6O4, oltre a soddisfare i criteri di sicurezza e migliorare la situazione ambientale complessiva, è necessaria per la continuità industriale del sito“.
Contrariato il Comitato Stop Solvay. Il gruppo ambientalista ha accusato la Provincia di “non decidere". “Se le Istituzioni, come ci raccontano, hanno a cuore il bene dei cittadini delle proprie comunità, devono avviare: lo screening medico di tutta la popolazione coinvolta e la verifica su tutti i pozzi degli acquedotti del nostro territorio”.