20 maggio 2020

Novi Ligure. Ex Ilva, sciopero riuscito: oggi si tratta dal prefetto

Sciopero riuscito all'ex Ilva di Novi Ligure, dove ieri mattina è iniziata l'astensione dal lavoro a oltranza. L’iniziativa di lotta e mobilitazione proclamata a Novi Ligure da Fim, Fiom, Uilm e le Rsu di Arcelor Mittal ha visto una ottima partecipazione da parte dei lavoratori, sia quelli in cassa integrazione, che quelli che hanno aderito allo sciopero. I lavoratori dell’ex Ilva sono da tempo esasperati da un clima di incertezza sul futuro occupazionale del gruppo, che ad oggi non ha ancora esplicitato il piano industriale contenuto nell’accordo del 4 marzo col Governo.

Oggi alle 10 è stato convocato il tavolo di crisi presso la prefettura di Alessandria, con i vertici aziendali e la partecipazione della Regione Piemonte e il Comune di Novi Ligure. E’ arrivata anche la notizia della convocazione del tavolo nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico per il 25 maggio. "Ciò significa che le iniziative di Novi e Genova stanno dando i loro frutti e qualcosa si muove finalmente anche a livello governativo", dicono i sindacati.

"Pur rendendoci conto che la pandemia ha sicuramente travolto tutti ,è necessario proprio per limitare i danni economici e produttivi che si possono determinare nel dopo Covid, riprendere i tavoli già presenti prima della pandemia e chiarire le reali intenzioni di Arcelor Mittal, che da una parte pare muoversi per esercitare l’opzione di andarsene e dall’altra invece alza il tiro per determinare le condizioni piu’ vantaggiose per rimanere. Per attuare questa strategia la multinazionale non si fa scrupoli ad usare i lavoratori, prima richiamandoli durante la pandemia e subito dopo lasciandoli tutti a casa in cassa integrazione per Covid, quando il decreto non è ancora legge", fanno sapere i sindacati dei metalmeccanici.