02 marzo 2020

Novi Ligure. Bonus facciate, il Comune spiega come averlo

Con la legge di bilancio 2020 è stata introdotta una nuova detrazione dall’imposta lorda denominata “bonus facciate” pari al 90 per cento delle spese sostenute per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ubicati nelle zone A o B individuate dal Prg comunale.

Il piano regolatore di Novi Ligure però non individua zone territoriali omogenee denominate A e B come definite dalla legge, quindi gli uffici preposti si sono confrontati con il settore urbanistica della Regione Piemonte per concordare un’equiparazione e procedere alla stesura di una bozza di deliberazione da sottoporre al prossimo consiglio comunale che definisce con precisione le zone sulle quali la detrazione potrà essere richiesta. La delibera dopo l’approvazione sarà pubblicata sul sito del Comune e sarà possibile consultare l’equiparazione effettuata nell’ottica, come da normativa, di incentivare gli interventi edilizi finalizzati al decoro urbano e al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.

In breve l’agevolazione riguarda gli interventi effettuati sull’intero perimetro esterno dell’edificio e comprendono, a titolo di esempio: interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata; interventi sulle strutture opache della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10 per cento dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio; interventi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura, su balconi, ornamenti o fregi.

Devono, invece, considerarsi escluse, stante il testo normativo, le spese sostenute per la sostituzione di vetrate, infissi, grate, portoni e cancelli. La detrazione spetta invece anche per: le spese sostenute per l’acquisto dei materiali, la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, comunque richieste dal tipo di lavori (ad esempio, l’effettuazione di perizie e sopralluoghi, il rilascio dell’attestato di prestazione energetica); gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi (ad esempio, le spese relative all’installazione di ponteggi, allo smaltimento dei materiali rimossi per eseguire i lavori, l’imposta sul valore aggiunto qualora non ricorrano le condizioni per la detrazione, l’imposta di bollo e i diritti pagati per la richiesta dei titoli abilitativi edilizi, la tassa per l’occupazione del suolo pubblico pagata dal contribuente per poter disporre dello spazio insistente sull’area pubblica necessario all’esecuzione dei lavori).