Il presidente di Egato6, Giacomo Perocchio, ieri ha diffuso la relazione di fine anno dell’Ente di governo dell’ambito territoriale ottimale numero 6 alessandrino e fatto il punto sulle attività svolte nell’anno che va a concludersi nel territorio in cui Egato6 ha responsabilità di governo del servizio idrico integrato e anticipato qualche riflessione per, ha scritto Giacomo Perocchio nella sua relazione: «proseguire nel cammino intrapreso e finalizzato a garantire stabilità, capacità di investimento e governo pubblico della risorsa idrica, in un contesto normativo in rapida evoluzione e caratterizzato da scadenze stringenti. In un quadro segnato da frammentazione gestionale e da criticità storiche anche sul piano infrastrutturale, si è reso indispensabile orientare l’azione verso una visione unitaria e di lungo periodo. La scelta di usare, a seguito dell’adozione degli atti pianificatori richiesti dalla legge, la forma gestionale unica a totale controllo pubblico, riconoscendo una tutela anche al soggetto operativo misto, è stata assunta – sostiene il presidente di Egato6 - secondo l’obbiettivo di: garantire pieno governo del servizio da parte dei Comuni; assicurare democrazia e coerenza nella pianificazione degli investimenti; restituire stabilità e certezza al sistema idrico dell’Ambito; rispondendo in modo efficace ai requisiti richiesti dalla normativa nazionale ed europea. Il percorso di affidamento intrapreso da Egato6 è frutto di un dibattito a viso aperto che ha coinvolto la conferenza e tutti i conferenzieri. Si è operato discutendo insieme e secondo scelte trasparenti. L’Ente ha così ritenuto doveroso assumersi la responsabilità delle scelte, adottando gli atti necessari e difendendoli nelle sedi competenti. La recentissima sentenza del Tar Lazio conferma pienamente la strada intrapresa nell’anno 2025, a partire dalla delibera programmatica numero 42 approvata nella serata del 31/12/2024, confermando che il precedente assetto gestionale non era conforme alla normativa vigente. Le decisioni assunte nel 2025 si sono rivelate determinanti per salvaguardare l’accesso ai finanziamenti del Pnrr, evitando il rischio concreto di revoca all’Ambito di risorse fondamentali per il rinnovo delle infrastrutture idriche». Detto ciò, gli obiettivi per il 2026 quali sarebbero? «Il percorso di gestione unitaria pubblica ha consentito all’Ambito di ottenere i requisiti di ammissibilità richiesti per i progetti Pnrr; di preservare la credibilità istituzionale nei confronti delle autorità competenti; e di rendere Egato6 idoneo alla presentazione dei progetti nell’ambito del nuovo Pniissi, aprendo nuove e decisive prospettive di investimento. Senza tali scelte, l’Ambito avrebbe corso il rischio concreto di perdere una occasione storica in un momento di gravi incertezze sulle risorse, con conseguenze irreparabili per i territori e per i cittadini, in quanto il ritardo nelle infrastrutture, visti i tempi di investimento e esecuzione, comunque rimane un tempo vuoto e morto per i cittadini. Nel proprio percorso Egato6 ha mantenuto un rapporto costante con i sindacati e con le maestranze degli operatori la cui tutela è fondamentale. La tutela dei territori e del lavoro nei territori è obiettivo imprescindibile per l’Egato6». Che anno sarà il 2026 per il servizio idrico nell’Ambito territoriale ottimale numero 6? «Nei primi giorni del 2026 abbiamo l’obiettivo di terminare la stesura del Piano d’ambito 2027-2056 per il quale la struttura tecnica dell’Ente lavora insieme alla società Hydrodata da più di 6 mesi. Il Piano verrà poi sottoposto ad una fase di consultazione con gli enti locali, le rappresentanze sindacali e le associazioni dei consumatori. Dopo l’approvazione saremo pronti a predisporre l’affidamento definitivo del sevizio per i prossimi 30 anni entro le scadenze previste dal percorso della delibera numero 42 del 2024».
Nella foto:
Giacomo Perocchio, consigliere cel Comune di Novi Ligure, della Provincia di Alessandria e presidente di Egato6.