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Questa mattina tra gli oltre un milione e mezzo di ragazzi presenti a Tor Vergata per la Celebrazione Eucaristica presieduta da Sua Santità Leone XIV a conclusione del Giubileo dei Giovani erano presenti alcune centinaia di ragazzi provenienti dalla Diocesi di Tortona.
Papa Leone XIV è arrivato in elicottero alle 7.30 concedendosi un lungo bagno di folla prima dell’inizio della Celebrazione Eucaristica delle ore 9.00, concelebrata da venti cardinali, 450 vescovi e 7mila sacerdoti.
«Il mondo ha bisogno di testimoni di speranza - ha detto Papa Leone XIV nell’omelia -. Siamo fatti per questo. Non per una vita dove tutto è scontato e fermo, ma per un'esistenza che si rigenera costantemente nel dono, nell'amore. E così aspiriamo continuamente a un “di più” che nessuna realtà creata ci può dare. Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell'incontro con Dio. Ci troveremo di fronte a Lui, che ci aspetta, anzi che bussa gentilmente al vetro della nostra anima. Ed è bello, anche a vent'anni, spalancargli il cuore, permettergli di entrare, per poi avventurarci con Lui verso gli spazi eterni dell'infinito».
Nella sua omelia oggi, Papa Leone XIV ha citato Papa Francesco mentre ieri ha citato San Giovanni Paolo II. «Ognuno - ha detto citando il suo predecessore - è chiamato a confrontarsi con grandi domande che non hanno una risposta semplicistica o immediata, ma che invitano a intraprendere un viaggio, a superare se stessi, ad andare oltre, a un decollo senza il quale non c'è il volo. Non allarmiamoci, quindi, se ci troviamo interiormente assetati, irrequieti, incompleti, desiderosi di senso e di futuro. Non siamo malati, siamo vivi!». Ieri, alla Veglia, invece, ha fatto risuonare le parole che San Giovanni Paolo II aveva pronunciato proprio a Tor Vergata. «È Gesù che cercate quando sognate la felicità - ha detto Papa Leone citando San Giovanni Paolo II -; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare».
«Vi affido a Maria, la Vergine della speranza - ha detto oggi al termine dell’omelia -. Con il suo aiuto, tornando nei prossimi giorni ai vostri Paesi, in tutte le parti del mondo, continuate a camminare con gioia sulle orme del Salvatore, e contagiate chiunque incontrate col vostro entusiasmo e con la testimonianza della vostra fede! Buon cammino!».
Alle 10.00 di oggi, secondo quanto riferito dalla Sala Grandi Eventi della Questura, i primi gruppi iniziavano a lasciare l’area mentre da ieri sera fino alle 13.00 di oggi sono 1.198 i pellegrini soccorsi dai sanitari del 118, di questi solo 109 sono stati trasportati in ospedale mentre gli altri sono stati curati nei 6 PMA allestiti. Si tratta di malori legati a colpi di calore, distorsioni e stati febbrili.
Prima dell’Angelus ha poi salutato i presenti dando appuntamento alla prossima GMG che si terrà a Seoul in Corea del Sud dal 3 all’8 agosto 2027. «Il Giubileo è stato una cascata di grazia per ognuno di noi - ha detto Papa Leone al termine della Celebrazione -. Vi ringrazio ad uno ad uno con tutto il cuore. Ricordo e affido al Signore Maria e Pascal, le due giovani pellegrine una spagnola e l’altra egiziana che ci hanno lasciato in questi giorni. Tutti gli esseri umani, i giovani ucraini e di Gaza, quelli di ogni terra insanguinata dalla guerra Siamo in comunione con tutti gli esseri umani . Siete il segno che un mondo differente è possibile, un mondo di fraternità e amicizia è possibile, dove i conflitti non sono risolti con le armi ma con il dialogo. Con Cristo è possibile, con la forza del suo spirito. Uniti a Gesù sarete luce del mondo, semi di speranza».
Tor Vergata in questi due giorni era l’esempio che un’alternativa è possibile. È possibile essere felici pur senza condurre una vita sregolata. Un’alternativa che si vede ad ogni GMG.