07 luglio 2025

Acciaierie d’Italia: si decida presto per gli Stabilimenti di Genova e Novi Ligure

Pubblichiamo il comunicato dell'Arcivescovo di Genova, Mons. Marco Tasca, e del Vescovo di Tortona, Mons. Guido Marini, in merito alla crisi degli stabilimenti ex ILVA.

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La Chiesa è da sempre attivamente partecipe della realtà nella quale vive e della quale condivide gioie e speranze, fatiche e sfide; per questo è sempre particolarmente attenta anche alle questioni riguardanti il mondo del lavoro, una “vocazione dell’uomo ricevuta da Dio” (Omelia del Santo Padre Francesco nella celebrazione eucaristica a Casa Santa Marta, 1º maggio 2020).

Gli stabilimenti di Acciaierie d’Italia presenti a Genova e a Novi Ligure fanno parte integrante della storia industriale e sociale dei territori sui quali insistono e hanno permesso la formazione di professionalità specifiche dando lavoro a migliaia di famiglie.

L’Arcidiocesi di Genova e la Diocesi di Tortona seguono quindi con molta attenzione e preoccupazione lo stato di disagio che si è andato consolidando in questi anni e che si è ulteriormente complicato nelle ultime settimane.

La vicinanza e la presenza costante in questi ambienti di lavoro ci hanno permesso di capire che non sussistono motivazioni per un depotenziamento dei due siti e per un prolungamento dell’incertezza nella quale da molto tempo vivono i lavoratori. Gli impianti presenti, infatti, rimangono concorrenziali e le produzioni, anche per la loro indiscussa qualità, hanno mercato.

Il dialogo con le nostre realtà lavorative ci porta a ritenere che il ridimensionamento o la divisione dei due stabilimenti comporterebbe un impoverimento incalcolabile, non solo in termini economici e di posti di lavoro, ma anche a livello sociale. La perdita di professionalità e di capacità produttiva, cresciuta in decenni di attività, minaccerebbe una vera e propria cultura del lavoro che ha prodotto risultati sociali significativi.

Un atteggiamento di grande responsabilità e correttezza è stato dimostrato finora dai lavoratori nella gestione di questa crisi. Tuttavia, se la situazione dovesse aggravarsi o peggio precipitare, le tensioni sociali non potrebbero che acuirsi.

Pensiamo inoltre che per sbloccare la situazione sia necessario un intervento risoluto dello Stato, affinché si possano garantire un piano industriale e un programma di riqualificazione energetica credibili e concreti. La questione delle Acciaierie d’Italia dovrebbe essere riconosciuta come “nazionale”. L'acciaio, infatti, è un settore strategico per lo sviluppo economico del nostro Paese e, in quanto tale, merita la massima attenzione a livello istituzionale.

La Chiesa di Genova e quella di Tortona uniscono le loro voci, auspicando che vengano prese decisioni rapide e atte a dare serenità ai lavoratori e alle loro famiglie, garantendo così anche il futuro delle comunità coinvolte.

 

Mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova

Mons. Guido Marini, Vescovo di Tortona