Alice Nardo e Ilaria Bergaglio donne d’oro delle “terre delle Campionissime” in un week-end che ha dato loro grandi e meritate soddisfazioni. La pallavolista Alice Nardo ha esordito nella nazionale italiana di pallavolo femminile impegnata nell’Aequilibrium cup women elite, torneo di preparazione alla Nations League che l’Italia di Velasco giocherà a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 4 giugno prossimo. Quello di venerdì 23 maggio 2025 per Alice Nardo è stato un giorno che resterà indimenticabile per lei perché ha esordito in maglia azzurra nella nazionale italiana campione del mondo offrendo un’ottima prestazione nella partita contro l’Olanda vinta 3-2 dalle pallavoliste azzurre, primo match dell’Aequilibrium Cup Women Elite. L’Italia di Velasco ha concesso il bis sabato battendo 3-2 la Turchia e ieri è stata battuta 3-1 dalla Germania. L’Aequilibrium cup women elite è stata vinta dalla Turchia davanti all’Italia. L’altra ragazza d’oro dello sport novese, Ilaria Bergaglio, ha vinto la “100 chilometri del Passatore” una delle gare di podismo femminile più dure e difficili compiendo un’impresa che molti considerano la più bella della sua carriera agonistica che in 15 anni l’ha portata a vincere le più importanti gare sulla lunga distanza, compreso il campionato italiano assoluto sulla distanza di 50 chilometri, partecipare al campionato mondiale della 100 chilometri dove è stata la prima italiana della sua categoria e sabato, a vincere la “100 chilometri del Passatore” che per i podisti e le podiste ha un valore molto vicino a quello del campionato del mondo. La Bergaglio ha avuto una partenza prudente concedendo 3’ di vantaggio a Federica Moroni, ma verso la Colla di Casaglia, la podista dell’Atletica Novese ha spinto forte riducendo lo svantaggio sino a operare il sorpasso a 15 km dall’arrivo e ha tagliato il traguardo con il tempo di 7 ore, 46’ 53’’ che le ha permesso di scendere per la prima volta sotto le 8 ore, nona miglior prestazione al mondo nel 2025.

Nella foto:
Ilaria Bergaglio sul gradino più alto del podio (a destra) della “100 chilometri del passatore”