Le buone notizie della sanità piemontese questa settimana sono arrivate dagli ospedali della provincia di Alessandria e in particolare da quello di Novi Ligure e ci raccontano una bella storia di professionalità e umanità.
La storia, a lieto fine, ha avuto inizio il 23 gennaio 2024 quando Giulia, una giovane donna alla 34ª settimana di una gravidanza gemellare monocoriale biamniotica, viene ricoverata d'urgenza al reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale “San Giacomo” di Novi Ligure. È il culmine di un percorso iniziato settimane prima in un centro di III livello, dove era stata seguita con particolare attenzione a causa della tipologia della gravidanza: rara e ad alto rischio, in cui i due feti condividono la stessa placenta ma si trovano in sacchi amniotici separati. Una condizione che richiede
sorveglianza continua e interventi altamente coordinati.
Dopo la dimissione e il rientro nella sua città, Giulia ha iniziato ad avvertire forti contrazioni e la rottura prematura delle membrane. Senza esitazione si reca all’ospedale di Novi Ligure, la sua città, dove viene immediatamente presa in carico dal team medico. In sala operatoria si procede a un taglio cesareo d’urgenza. Nascono così due
bambine, premature, ma in buone condizioni cliniche: la prima pesa 2400 grammi, la seconda 2500.
Le neonate, in quanto premature, vengono trasferite alla Terapia intensiva neonatale dell’Ospedale di Alessandria per un periodo di monitoraggio e assistenza specialistica, prima di poter tornare a Novi Ligure, alla Struttura complessa di Pediatria diretta da Marco Aicardi, per la prosecuzione delle cure. È qui che si completa un percorso iniziato con una diagnosi precoce, proseguito con un intervento tempestivo e concluso con un’assistenza integrata, fatta non solo di professionalità medica, ma anche di supporto umano.
«Ho avuto paura, ma non mi sono sentita sola nemmeno per un momento. Ogni medico, ogni infermiere, era lì per noi. Vedere le mie bambine oggi, forti e serene, è il dono più grande», ha raccontato con emozione la neo mamma Giulia.
«Le gravidanze gemellari monocoriali richiedono un’attenzione altissima. In questo caso, la tempestività dell’intervento e il lavoro in rete tra strutture sanitarie hanno fatto la differenza - ha dichiarato Marcella Capeto, direttrice della Struttura complessa Ostetricia e Ginecologia di Novi Ligure che ha attentamente seguito questo caso - il ruolo della rete ospedaliera è stato determinante. Il coordinamento tra l’equipe ostetrica, il personale anestesiologico e neonatologico presente in sala operatoria, e successivamente la struttura di Terapia intensiva neonatale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Alessandria diretta da Alberto Ricotti e il reparto di Pediatria di Novi Ligure, ha garantito un’assistenza continua e qualificata». Oggi, mamma e figlie stanno bene.
Nella foto:
Il team medico dell’ospedale di Novi Ligure che ha seguito il delicato caso della gravidanza gemellare monocoriale biamniotica e delle gemelline nate premature.