10 giugno 2020

Novi Ligure. Ex Ilva, il piano industriale è "inaccettabile"

Un piano industriale "inaccettabile". È netta la posizione del governo che ieri mattina ha incontrato i sindacati dell'ex Ilva, mentre in tutti gli stabilimenti era in corso uno sciopero dei lavoratori che a Novi ha visto anche la formazione di un presidio. All'incontro, organizzato in videoconferenza dal Mise, hanno partecipato il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, quello dell'Economia, Roberto Gualtieri e quello del Lavoro, Nunzia Catalfo. Collegati i rappresentati sindacali di Fiom, Fim e Uilm.

Il governo ha definito il piano presentato da Arcelor Mittal "inaccettabile per due motivi: mette in discussione i livelli occupazionali e il piano d'investimenti allungandone i tempi a dismisura". Per il minostro Patuanelli l'intenzione del governo è ribaltare il piano, ribadendo gli obiettivi come la piena occupazione e gli investimenti sugli impianti.

Al termine dell'incontro, Patuanelli ha annunciato che la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro su Arcelor Mittal, alla presenza anche dell'azienda, "per poter trovare una soluzione". Il ministro ha rimarcato di ritenere che il piano inviato venerdì scorso da Arcelor Mittal al governo non sia nemmeno "da discutere". Il piano industriale infatti prevederebbe già 3.300 esuberi nel corso del 2020.

La segretaria nazionale della Fiom Cgil, Francesca Re David, ha detto che l"a situazione è diventata da tempo insostenibile e di totale incertezza sul presente e sul futuro. Il Governo si è limitato a rappresentare il mancato rispetto degli accordi da parte di Arcelor Mittal e a ribadire il giudizio negativo già anticipato sull’ultimo piano presentato”. Ma dal Governo, per Re David, “non è arrivata nessuna risposta su come intende procedere in questa grave situazione di abbandono degli stabilimenti e di crisi occupazionale. Nessuna risposta su quale progetto anche alternativo di ingresso dello Stato, con quante e quali risorse, tendendo anche conto di quelle che possono essere messe a disposizione dal Green New Deal. Come pure nessuna risposta alla richiesta del tavolo sulla siderurgia. Il Ministro dello Sviluppo economico ha dichiarato che convocherà un incontro anche con l’azienda la prossima settimana, ma è chiaro che gli incontri non possono continuare ad essere puramente informativi ma è necessaria una svolta radicale nel metodo e nel merito. Deve essere chiaro che per noi resta valido l’accordo sindacale del 6 settembre 2018 che prevede la piena occupazione. Siamo complessivamente insoddisfatti e valuteremo nelle prossime ore le iniziative da intraprendere”.

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