06 gennaio 2019

Epifania: le parole del Vescovo. Accogliere Gesù nella nostra vita, lasciandoci guidare dalla sua Parola.

"Al vedere la stella, annunciata da questi stranieri che cercano dove è nato il Re d'Israele, c'è il contrasto tra ciò che prova Erode ed i Magi. C'è anche un contrasto con il Popolo di Israele. La presenza è inquietante. Tutta Gerusalemme è scossa. Accade che questo bambino che non ha ancora detto una parola, già giudica il mondo e non lo fa imponendo un giudizio dall'alto ma semplicemente con la sua presenza."

Così il Vescovo ha parlato durante l'omelia della Messa dell'Epifania, celebrata oggi in Cattedrale. Parole forti, come sempre, che hanno aiutato i fedeli presenti a vivere il vero senso dell'Epifania: mettersi di fronte al Signore per adorarlo ed accoglierlo nella nostra vita.

"Il giudizio, - ha proseguito il Vescovo - la separazione tra la paura e la gioia, fra l'accoglienza ed il rifiuto, si pone così: come stiamo di fronte a questo bambino?

E' un giudizio, la sua presenza, ed il come ci poniamo di fronte a lui.

In ogni istante della nostra vita si pone questa questione: che spazio vogliamo dare al Signore dentro la nostra vita. Noi siamo a volte Erode ed a volte i Magi. Perché senti che questo bambino ti chiede qualche cosa, ti chiede di regnare dentro di te, e di abdicare a noi stessi. Dare spazio a lui, accoglierlo, lasciare che lo Spirito ci trasformi...mette timore nel nostro cuore.

Ma per grazia, per misericordia di Dio, ci è dato di essere come i Magi. Quando il nostro cuore, alla ricerca di un senso più profondo e si lascia illuminare dalla luce della Parola. 

Noi vogliamo essere con un cuore che cerca Dio e che si lascia illuminare dalla sua Parola. Di fronte a lui vogliamo, nella gioia adorarlo, per chi lui è: re, Dio, che è venuto a portarci una sapienza nuova nella sua Pasqua, e adorarlo con la nostra vita. Dando spazio a Lui nella nostra vita alla sapienza della sua Pasqua."