«La Regione Liguria e Rete Ferroviaria italiana come ogni anno nell’approssimarsi
dell’estate parlano di potenziamento del servizio ferroviario, ma dimenticano i
pendolari e chi usa il treno per lavoro».
Anche il presidente dell’Associazione pendolari novesi, Andrea Pernigotti, ha firmato
il comunicato di associazioni e comitati pendolari liguri che lamentano, si legge nel
testo: «anche quest’anno dimenticano i ¾ del territorio ligure (Genova compresa) e
grandissima parte delle richieste fatte dagli utenti. Gli annunciati potenziamenti
risultano essere in gran parte gli stessi da anni, e finiscono per interessare solo una
porzione limitata del territorio regionale. Il servizio “potenziato” non arriva a
Genova ed è solo per i turisti. I cittadini che, attraverso le tasse e le elevate tariffe
pagano la maggior parte del servizio, vengono ignorati. Così come sono trascurati i
collegamenti con la Riviera di Ponente e le aree interne, dalla Valle Scrivia e Val
Polcevera alle Valli Stura ed Orba, per di più colpite dalla decurtazione del servizio
estivo. Per la Regione, Busalla, così come Ventimiglia, o Varazze o Mele, o Savona, o
Arcola o Santo Stefano Magra, per citare località a caso sulla mappa della Liguria,
semplicemente, è come se non esistessero».
I pendolari, quelli novesi compresi, puntualizzano; «Nessuno qui si lamenta per un
incremento del servizio: ben vengano i potenziamenti nel Levante ligure. Ma essi non
risolvono comunque criticità anche annose. Tutta la regione e i pendolari che usano il
treno per andare al lavoro o all’università meritano e necessitano di potenziamenti del
servizio».
Nella foto:
Andrea Pernigotti, presidente dell’Associazione pendolari novesi.