Dopo un anno sabbatico nel 2022 torna sulla scena di corti e giardini di Novi Ligure Hortus Conclusus per proporre la nona edizione in versione settembrina.

Invariata la formula della manifestazione inventata e diretta da Andrea Lanza che deve il successo conquistato negli anni precedenti all’originale caratteristica consistente nel fatto che tutti gli eventi del festival si svolgono in spazi privati, piccole corti e giardini resi disponibili gratuitamente dai proprietari. Il personale necessario alla realizzazione del festival è costituito dal volontariato dei cittadini e anche trasporti di materiali e persone vengono realizzati a partire dallo stesso contesto partecipativo. Case private e spazi accessori vengono messi temporaneamente a disposizione del festival come magazzino o foresteria per ospiti e operatori. Anche gli artisti che animano il festival aderiscono al progetto e ai principi che lo contraddistinguono. «Hortus Conclusus è festa, rito, cultura, valore condiviso» sostiene Andrea Lanza.

Questa sera, alle ore 21, prima appuntamento della nona edizione di Hortus Conclusus nel giardino di palazzo Durazzo, al numero 1 di via Paolo da Novi dove Christian Di Domenico porta in scena il suo spettacolo intitolato ‘U Parrinu’, in concomitanza del trentennale dell’omicidio di padre Pino Puglisi. La storia di Christian Di Domenico inizia al mare, su una scogliera, precisamente. È una storia semplice, è la narrazione di un attore solo, «nu ricordu sfumato», che si snoda tra fatti di cronaca, politica, lotta e vita quotidiana a partire da quella prima giornata di mare, fino al terribile epilogo.

Nella foto:

Christian Di Domenico stasera apre Hortus Conclusus