27 novembre 2019

Novi Ligure. Pernigotti, più respiro con la nuova "cassa"

Più respiro alla Pernigotti di Novi Ligure con la nuova cassa integrazione. Ieri al ministero del Lavoro sindacati e rappresentanti dell'azienda hanno modificato la causale dell'ammortizzatore sociale. La cassa integrazione infatti era stata concessa a febbraio di quest'anno per cessazione e la legge prevede che in questo caso possa durare un anno. Di conseguenza, è in scadenza a febbraio 2020, precisamente il giorno 5.

Una decina di giorni fa però al ministero dello Sviluppo economico è stato presentato il nuovo piano industriale di Pernigotti, che non prevede più la chiusura. Ecco quindi la necessità di cambiare la causale della cassa integrazione, trasformandola in cassa per ristrutturazione, che prevede per l'azienda la possibilità di accedere a 24 mesi di ammortizzatori sociali. Con questo primo step, i sindacati hanno ottenuto la possibilità di accedere a un ulteriore anno di cassa integrazione, che scatterà a febbraio 2020, dopo la richiesta dell'azienda e l'ok del ministero. Successivamente, potrebbe essere concesso un ulteriore rinnovo di un anno.

Oggi in fabbrica si terranno le assemblee con i lavoratori. «In questa fase Pernigotti continuerà ad avvalersi dei lavoratori stagionali, ma è difficile per ora sperare nella stabilizzazione dei precari – dice Tiziano Crocco, segretario provinciale Uila-Uil, che ha partecipato all'incontro – Dall'estero nel 2020 dovrebbe rientrare in Italia la produzione delle tavolette, e nel 2021 quella delle creme spalmabili. Abbiamo sollecitato l'azienda affinché nel frattempo decida se procedere alla ristrutturazione dell'attuale fabbrica o alla realizzazione di un nuovo sito produttivo, anche se la vendita dei magazzini della Barbellotta complica le cose, visto che quella poteva essere l'area ideale».

ARTICOLI CORRELATI