08 maggio 2025

Habemus Papam! Robert Francis Prevost sale al soglio pontificio. Si chiamerà Leone XIV

Lo Spirito Santo ha parlato. Piazza San Pietro in festa: migliaia di fedeli hanno accolto con commozione e gioia l’annuncio tanto atteso. Alle 18:07 la fumata bianca è salita dal comignolo della Cappella Sistina, segnalando al mondo che Santa Romana Chiesa ha un nuovo Romano Pontefice, il 267º, facendo scoppiare la piazza in un fragoroso lungo applauso.

Subito sono arrivati in Piazza la Banda della Gendarmeria Vaticana con il corpo della Guardia Svizzera a rendere omaggio al nuovo Romano Pontefice in rappresentanza dello Stato della Città del Vaticano e la Banda dei Carabinieri con tutte le Forze Armate italiane in alta uniforme in rappresentanza dello Stato Italiano. Dalla piazza, gremita come accade solo pochissime volte fino alla fine di Via della Conciliazione (i primi numeri diffusi dalle autorità parlano di più di 100 mila persone), si è innalzato il canto della Salve Regina e pochi minuti dopo, alle ore 19:14, dal loggione centrale della Basilica Vaticana, il cardinale protodiacono si è affacciato e ha pronunciato le storiche parole: «Habemus Papam!».

L’annuncio ufficiale ha dato il via a un secondo lungo applauso e a momenti di intensa emozione tra i presenti, in attesa di conoscere il nome scelto dal nuovo Papa: Leone XIV.

L'elezione del Card. Robert Francis Prevost segna un momento storico come primo pontefice statunitense nella storia della Chiesa cattolica.

Nato a Chicago il 14 settembre 1955, Prevost ha intrapreso il cammino religioso nell'Ordine di Sant'Agostino, emettendo i voti solenni nel 1981. Dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1982, ha proseguito gli studi a Roma, conseguendo la licenza e il dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino.

La sua vocazione missionaria lo ha portato in Perù, dove ha svolto un'intensa attività pastorale e formativa, ricoprendo ruoli di rilievo tra il 1985 e il 1998. Successivamente, è stato priore provinciale dell'Ordine agostiniano a Chicago e, dal 2001 al 2013, priore generale dell'Ordine a livello mondiale.

Nel 2015, Papa Francesco lo ha nominato vescovo di Chiclayo, in Perù, e nel 2023 lo ha chiamato a Roma come prefetto del Dicastero per i Vescovi, incarico che lo ha posto al centro delle nomine episcopali globali. Nello stesso anno, è stato creato cardinale.

Considerato un "papabile di compromesso", Prevost è noto per il suo stile pastorale sobrio e per una visione ecclesiale in linea con quella di Papa Francesco, mostrando apertura verso tematiche sociali e attenzione ai più vulnerabili.

La sua elezione rappresenta un segnale di continuità e rinnovamento, con l'auspicio di un pontificato attento alle sfide globali e alla missione evangelizzatrice della Chiesa.

L’ultimo papa ad essere stato eletto con la cosiddetta “fumata di mezzo”, cioè una straordinaria dovuta all’elezione durante la prima votazione di una sessione mattutina o pomeridiana, è stato Benedetto XVI. Quella odierna, inoltre, è una delle elezioni avvenute nel più breve tempo degli ultimi 150 anni.