I sindaci dei 187 comuni della provincia sono stati invitati oggi a Tortona per un incontro in cui dibattere sulla bozza di riforma sull'attività dei medici di famiglia, un provvedimento criticato dalla categoria, poichè porterebbe i medici di tale ambito a lavorare come dipendenti delle Asl per 38 ore settimanali, con una parte della giornata dedicata ai pazienti e il resto alla programmazione territoriale.
Federico Torregiani, segretario provinciale della Fimmg, ha provato a coinvolgere 187 amministratori locali invitandoli a presentarsi nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona mercoledì 2 aprile alle 21, per discutere il tema: in Piemonte mancano oltre 400 dottori di base e il massimale dei 1500 assistiti è superato dal 54,1% dei professionisti.
C'è carenza ma con grande dififcoltà i medici finora sono sempre riusciti a garantire il servizio, ma l'aumento di pensionamenti sarà consistente entro il 2027 e ci sono semrpe meno giovani disposti a seguire questo percorso professionale.
Sono vari i punti contestati dalla Fimmg provinciale: con il medico dipendente Asl il paziente perde la possibilità di scegliere il proprio medico di fiducia; la turnazione non garantirebbe al paziente di trovare il medico di fiducia e si perderebbe continuità nella conoscenza dei rispettivi problemi; le Case di Comunità non coprirebbero territori sufficienti.