18 marzo 2024

Novi: fatta chiarezza sul (non) rapporto tra Pollastri e Girardengo. Ci voleva

Costante Girardengo e Sante Pollastri non erano amici come sostiene la canzone di Francesco De Gregori “Il bandito e il campione”, forse si conoscevano, come si conoscevano tutti in una città che all’epoca aveva poco meno di 17.000 abitanti.

Lo hanno asserito con inconfutabili dati di fatto, sabato mattina al museo dei Campionissimi, il presidente della Società Storica del Novese, Enzo De Cicco, e il giornalista direttore di Novinostra, Luciano Asborno, nel convegno organizzato da Andrea Mascherini dell’azienda vitivinicola “La Zerba per presentare i vini  bianchi biologici che ha intitolato, rispettivamente a “Costante  il Campione” e a”Sante il bandito”.

Lo ha confermato Michela Moretti Girardengo, pronipote del primo Campionissimo del ciclismo, citando i racconti dei suoi avi perché la presidente del Giro d’Italia d’epoca era ancora in fasce quando è scomparso Costante Girardengo.

I responsi di un incontro voluto per presentare due vini apprezzati nell’assaggio che ne è seguito, sono stati espliciti: Enzo De Cicco ha detto tutto quel che gli veniva a Sante Pollastri citando i risultati di una minuziosa e documentatissima ricerca. Luciano Asborno ha raccontato di Costante Girardengo Campionissimo nel ciclismo come nella vita e lo ha detto, per sua conoscenza personale e per i racconti degli amici dell’omino di Novi sopravvissuti dopo di lui: «una persona integerrima che mai sarebbe giunto a compromessi con il bandito concittadino»

Una cosa in comune Girardengo e Pollastri l’avevano ed era quella di andare sovente in fuga: il campione lo faceva nelle gare ciclistiche; il bandito per sfuggire alla giustizia.

Oggi, 18 marzo, è il 131° anniversario della nascita di Costante Girardengo. Buon compleanno Campionissimo.

Nella foto

Luciano Asborno, Michela Moretti Girardengo ed Enzo De Cicco.