22 gennaio 2024

Novi: a 9 anni dal crollo, la Cavallerizza abbatte le vele

Il 21 gennaio 2015 a Novi Ligure è crollata parte del tetto della Cavallerizza, edificio
che era stato dichiarato inagibile nel 2002 dal Comune che ne è proprietario. Da quel
giorno la Cavallerizza è al centro di un inconcludente dibattito per la sua ristrutturazione
ai fini del riutilizzo dell’immobile costruito per scopi militari e nella seconda metà del
XX secolo sede dei mercati al coperto della frutta e della verdura.
Dopo le furiose, scontate polemiche susseguenti al crollo, la Cavallerizza è rientrata
nell’oblio e lì è rimasta sino al 2021 quanto è stata indicata come ideale sede
dell’Accademia enogastronomica novese ed ha alimentato il dibattito della campagna
elettorale del 2023. Chiuse le urne, della Cavallerizza e del suo destino, oggetto persino
di un concorso di progettazione, a Novi Ligure non se ne è più parlato sino al 9 gennaio
scorso quando nella conferenza stampa della giunta comunale di Novi Ligure,
nell’illustrare quanto fatto dall’amministrazione comunale e quanto è in programma nel
settore della gestione del territorio e dell’ambiente è stato sottolineato che «sono stati
fatti passi avanti significativi, tra cui un programma complessivo per la rigenerazione
della parte storica della città che prevede un finanziamento di oltre 2 milioni di euro. Il
progetto, che sarà oggetto di un confronto partecipato con la città, si integra con i
lavori di riqualificazione dell’area Z3 che prevedono, tra le altre cose, l’abbattimento
delle “vele” e la messa in sicurezza della Cavallerizza».
Le “vele” sono la parte di immobile a est della Cavallerizza, più basso rispetto
all’originaria struttura militare, di più recente costruzione e non sottoposto al vincolo
della Soprintendenza dei beni architettonici. L’annunciato abbattimento della parte non
storica dell’edifico, oltre al nono anniversario del crollo parziale del tetto di quella che
fu struttura militare, potrebbero ispirare, chissà, un rinnovato interesse verso il recupero
della Cavallerizza, certamente dare occasione a chi si è tanto battuto affinché diventasse
sede dell’Accademia enogastronomica novese, per rilanciare quell’idea a cui sembrava
tanto affezionato.
Nella foto:
In primo piano le “vele” destinate all’abbattimento e, a sinistra, la parte della
Cavallerizza sottoposta a vincolo della Soprintendenza dei beni architettonici.