Un altro servizio pubblico importante se ne va da Novi Ligure. È la Conservatoria dei
registri immobiliari che aveva sede in via Mazzini, trasferita nell’Ufficio provinciale del
Territorio ad Alessandria e da oggi operativa in via Arnaldo da Brescia nel capoluogo
provinciale.
I buonisti si consolano asserendo che mantiene il suo conservatore e la sua
circoscrizione territoriale, ma il segnale è sconfortante perché si tratta di un servizio che
viene meno a Novi Ligure anche se, assicurano da Alessandria i responsabili della
Conservatoria dei registri immobiliari, le attività di sportello continueranno ad essere
svolte dai 3 dipendenti, che potranno scegliere di operare anche in telelavoro dalla sede
dell’Ufficio Territoriale, la cui permanenza a Novi non è in discussione. Il trasferimento
delle Conservatorie in città non più sedi di Tribunale è prevista da una legge del 2009.
Con la soppressione della Conservatoria dei registri immobiliari a Novi, poco, se non
nulla cambia per l’utenza professionale, prevalentemente notai e avvocati, che per la
trascrizione degli atti, l’iscrizione di ipoteche e gli annotamenti (materie di competenza
della Conservatoria) utilizzano ormai quasi esclusivamente canali telematici.
Per gli esponenti della Lega a Novi, invece, la chiusura della Conservatoria dei registri
immobiliari «È un fatto gravissimo che retrocede di fatto la Città di Novi a un rango
inconsistente, una città dormitorio, senza aziende importanti, residenza di pensionati,
cassintegrati, disoccupati e pendolari».
Nella foto.
Il palazzo che ospitava l’ufficio della Conservatoria dei registri immobiliari a Novi
Ligure