Ieri Arcelor Mittal ha inviato al governo il nuovo piano industriale 2020-2025 per gli stabilimenti dell'ex gruppo Ilva, di cui fa parte anche Novi Ligure. Il nodo principale rimane quello degli esuberi, che secondo il piano saranno circa 3.200-3.300. Si assesterà invece a 6 milioni di tonnellate la produzione prevista almeno fino al 2023. Confermato il piano che prevede la costruzione di forni elettrici meno inquinanti degli attuali altiforni di Taranto.
L'occupazione tornerà a quota 10.500 lavoratori (i lavoratori in forza negli impianti ex Ilva) solo a fine piano, nel 2026. Il contingentamento a 6 milioni di tonnellate di produzione di acciaio all'anno durerà, dice il dossier inviato al Mise, fino al 2023. Un volume che è previsto aumentare negli anni successivi fino ad arrivare ad 8 milioni di tonnellate ma a fine 2025 o inizio 2026.