19 luglio 2019

Novi Ligure. Pernigotti, visioni politiche a confronto

È da giudicare positivamente o negativamente l’esito del tavolo di monitoraggio sulla Pernigotti, che si è tenuto mercoledì pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico in Roma? La risposta dipende anche dagli schieramenti politici. Al tavolo erano presenti, tra gli altri, la senatrice M5s Susy Matrisciano, di Alessandria, membro della commissione Lavoro, e il capogruppo di LeU alla Camera Federico Fornaro, di Ovada.

Secondo la prima “le due manifestazioni di interesse presentate da soggetti italiani per lo stabilimento Pernigotti di Novi Ligure, sulle quali sono in corso approfondimenti relativamente ai piani industriali, testimoniano il grande impegno profuso in questi mesi dal Mise per giungere alla migliore soluzione possibile, salvaguardando entrambe le linee di produzione e l’occupazione di tutti i lavoratori che si trovano in cassa integrazione. Il fatto che l’azienda abbia confermato lo stato avanzato delle trattative con i potenziali investitori, garantendo la continuità operativa degli impianti produttivi, è un segnale positivo che lascia fiduciosi per il futuro dello stabilimento”.

Per il secondo, al contrario, “il tavolo di crisi al Mise sulla Pernigotti ha fotografato una situazione di assoluta mancanza di certezze sul futuro dei lavoratori. Ad oggi non c’è nessun accordo (anche preliminare) con i soggetti interessati alla reindustrializzazione del sito di Novi Ligure e la direzione di Pernigotti ha annunciato di voler garantire comunque la continuità della produzione di cioccolato e torrone ad agosto/settembre per non perdere la campagna invernale; oltre a essere vicina alla vendita del ramo d’azienda dei preparati dei gelati. Ancora nebbia, troppa nebbia sul futuro della Pernigotti e soprattutto dei suoi dipendenti e degli interinali”.

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