04 novembre 2025

Novi – Dal consiglio comunale voto unanime a sostegno dei lavoratori dell’Ilva. Serve la nazionalizzazione

Nella seduta di ieri sera il consiglio comunale di Novi Ligure ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno sull’Ilva elaborato dai capigruppo consiliari prendendo spunto dal documento originariamente predisposto dal Partito Democratico. Tutti d’accordo, i consiglieri comunali di Novi Ligure, sulla necessità di prendere in considerazione l’ipotesi di nazionalizzazione del gruppo siderurgico ex Ilva i cui siti produttivi attualmente sono gestiti da Acciaierie d’Italia. Dopo la lettura dell’ordine del giorno da parte della presidente del consiglio comunale di Novi Ligure, Teresa Mantero, il capogruppo della Lega, Giacomo Perocchio, ha detto che ritiene «necessaria la nazionalizzazione dell’Ilva per non essere dipendenti da altri. È una scelta strategica per Novi e per tutto il Paese». Propende per tale ipotesi anche Salvatore Campanile, capogruppo di “Verdi e sinistra per Novi” il quale ha detto «ben venga un intervento di salvaguardia” nell’annunciare il suo voto favorevole all’ordine del giorno. Ha poi preso la parola il sindaco Rocchino Muliere che ha iniziato il suo intervento ringraziando i capigruppo del consiglio comunale per aver raggiunto una convergenza nella stesura del documento perché, ha sottolineato: «è importante che il consiglio comunale possa esprimere unanime solidarietà ai lavoratori dell’Ilva». Dopo aver confermato che è rinviato all’11 novembre il tavolo sull’Ilva a palazzo Chigi e poi aggiunto: «bisogna che lo Stato intervenga anche se non dobbiamo dimenticarci è già intervenuto e nonostante ciò la situazione debitoria è di qualche miliardo e ne servirebbero almeno altri quattro per riconvertire i forni di Taranto». Il sindaco di Novi ha poi annunciato la linea del Comune di Novi Ligure: «Noi propendiamo per l’ipotesi del gruppo unito e che i coils ci arrivino da Taranto, ma se noi non dovesse avvenire bisognerà prendere in considerazione altre soluzioni, compresa quella di un forno a Genova. È necessario – ha detto Rocchino Muliere – un forte intervento dello Stato, che sia nazionalizzazione o altro. Bisogna stare sul mercato, perché la competizione di cinesi e indiani è fortissima. Dopo l’11 novembre faremo delle valutazioni. A Cirio abbiamo chiesto di trasmettere al ministro Adolfo Urso la fortissima preoccupazione per l’impatto sociale che un ridimensionamento dell’Ilva potrebbe avere sulle città piemontesi che ospitano gli stabilimenti dell’Ilva. Per questo è importante che l’ordine del giorno che stiamo discutendo arrivi al più presto sui tavoli ministeriali». Il sindaco ha poi ringraziato i lavoratori dello stabilimento di Novi dell’Ilva per la grande responsabilità e serietà con le quali stanno affrontando una situazione estremamente delicata». Detto questo c’è stata la votazione sull’ordine del giorno, approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Novi Ligure.


Nella foto:
Il sindaco di Novi con i rappresentanti sindacali dei lavoratori dell’Ilva.