Il Consiglio dei Ministri ieri ha approvato il decreto sulla siderurgia attraverso il quale il Governo investirà 200 milioni di euro a favore di Acciaierie d'Italia, ex Ilva, per garantire la continuità produttiva, mettere in sicurezza gli impianti e dare stabilità operativa i siti produttivi dell’ex Ilva che è in amministrazione straordinaria e ha la necessità di assicurarle liquidità per i prossimi mesi, stante il ritardo per la chiusura della trattativa di vendita agli azeri di Baku Steel che è stata rallentata, se non proprio bloccata, dall’incendio che ha costretto al fermo dell’altoforno dell’acciaieria di Taranto. A tale proposito, è stato annunciato ieri, il governo punta anche a riattivare l'altoforno 2, affiancandolo all'altoforno 4, già operativo e sottoposto a garanzie di sicurezza, per mantenere la produzione nonostante lo spegnimento forzato dell'altoforno 1. Nel testo approvato dal Consiglio dei Ministri è stata inserita anche una norma che istituisce un commissario per la concessione di autorizzazioni "nel caso di significativi investimenti esteri" come potrebbe essere, dovrebbe essere, si credeva potesse essere, quello di Baku Steel. Inserita nel decreto anche la possibilità per le Regioni di utilizzare i residui di bilancio ai fini del supporto all'indotto siderurgico.