Si è concluso oggi il Pellegrinaggio diocesano a Lourdes. In serata, infatti, rientreranno i 120 pellegrini provenienti dalla nostra Diocesi.

È stato un pellegrinaggio diverso dal solito perché le norme sanitarie non consentivano ancora di portare gli ammalati. Ma la famiglia oftaliana non poteva mancare all’appuntamento annuale con la Vergine Maria.

Come ricordato nella nostra intervista da Mons. Gian Paolo Angelino, Presidente generale dell’O.F.T.A.L., anche nel lockdown l’O.F.T.A.L. era presente a Lourdes perché lui stesso partiva in macchina e, percorrendo autostrade deserte, giungeva alla Grotta di Massabielle per affidare tutti i membri dell’associazione che da 90 anni porta gli ammalati a implorare la grazia della salute alla Vergine Maria.

A Lourdes il sentimento comune a tutti i pellegrini era quello di “sentirsi a casa” perché varcando i cancelli del Santuario tutti ci hanno rivelato di “sentirsi attesi da Lei” e di “dover correre subito verso la Grotta di Massabielle”.

A Lourdes, infatti, come ha detto il nostro Vescovo, Mons. Guido Marini, nell’omelia della Messa internazionale che lui stesso ha presieduto mercoledì mattina, “siamo nella casa della Madonna. In Lei, tempio dello Spirito Santo e tabernacolo della presenza di Dio, ci è dato di contemplare già in qualche modo la città del Signore, nostra patria definitiva”.