28 giugno 2022

Novi - l'incontro sul Parco Castello del futuro porta idee e ...

Forse l'amministrazione comunale si aspettava una maggiore partecipazione di cittadini all'incontro sul Parco Castello del futuro, dettato dal progetto che si sta realizzando per la riqualificazione dell'area verde che si andrà a realizzare grazie al contributo statale ricevuto dai piani PNRR.

Sicuramente l'opportunita e soprattutto l'ingente somma stanziata sono e saranno campo di battaglia tra discordie politiche e questo non fa bene al Parco e non fa bene alla città.

Certo l'infanzia nella parrocchia di Sant'Andrea e la proposta che è seguita  di Marco Bertoli se può aver toccato sentimenti presenti nel cassetto dei ricordi è sembrato un attacco all'amministrazione quando si è presentato  con " non vedo idee"in un incontro rivolto a raccogliere idee.

Comunque l'incontro è stato importante perché grazie ai tecnici, l'arch. Grassi e l'ing. Frigerio , si è potuto avere una visione tecnica del parco più consona alla realtà e si è potuto comprendere limiti e regolamenti che condizionano le scelte.

L'incontro ha però rimarcato, laddove ha preso la forma per cui era destinato, la richiesta che rimanga un parco quale è, aperto a tutti e accessibile a tutti con strumenti tecnologici moderni e con spazi nuovi messo a disposizione.

Così infatti ha fatto Don Angelo della Parrocchia di Sabt'Andrea che ha proposto l'ex canonica attualmente decadente e pericolosa, per un recupero al servizio di un immobile con funzione di sedi per associazioni che presidiano o presidieranno il Parco o per spazi aperti capaci di aumentare le possibilità di accesso a mezzi di trasporto.

Provindenziali possiamo dire sono stati gli interventi di Bruno Ferretti, Marco Barbagelata della Proloco e di un cittadino che frequenta il parco.

Il primo  ha ricordato come l'accessibilità sarà rivolta a tutti quando il sistema permetterà anche ai diversamente abili di accedere in totale autonomia.

Il secondo oltre a rammentare come il parco va affrontato mantenendone le sue preziose peculiarità, valorizzandole e modernizzandone la fruizione soprattutto in termini turistici con servizi opportuni per i frequentatori assidui come per i visitatori della domenica, ha evidenziato l'importanza di questa opportunità per rivitakizzare l'intero centro storico, soprattutto quello attualmente in grave difficoltà.

Il cittadino intervenuto al termine invece in quanto frequentatore ha evidenziato l'importanza di riuscire a fare convivere anime diverse del parco, ad esempio  pedoni e ciclisti, ed ha proposto una passerella dal centro commerciale alla sommità della collina.

Tutti hanno sottolineato la salvaguardia del patrimonio botanico e il recupero di quello storico.

Il consigliere Luciano Saracino ha evidenziato come sia uno spazio adatto allo sport in libertà che può dialogare per altri aspetti e con differente visione con le scuole.

Sì è chiarito che i soldi investiti non sono delle tasche dei cittadini ma arrivano dallo stato e che se sembrano e sono tanti (3.5 milioni)  per i lavori diventano 2,4 milioni per prassi burocratiche.

Da notare la proposta di un ascensore, per una più lieve accessibilità, anticipato da una galleria per una migliore e meno costosa manutenzione .

Ritenuta utile la chiusura dei varchi anche senza una diffusa recinzione, oltre a servizi minimi ma indispensabili ed il recupero della ghiacciaia.

 Scaramucce ci sono state su come curare o meglio chi deve curare il parco, ma in realtà tutti hanno dimostrato ( pur con qualche dubbio se strumentalizzato per proprie posizioni politica) di avere a cuore il polmone verde della città.

 Il sindaco Cabella e l'assessore ai lavori pubblici si sono detti soddisfatti delle presenze  e sono intervenuti per chiarire tempi e metodi richiesti dal PNRR, che richiede assoluta celerità visto che i lavori dovranno partire tra un anno e entro la fine di questo si dovrà conoscere il progetto scelto, pena la perdita del finanziamento.