10 novembre 2021

Novi Ligure. Manifesti Acos, la Lega risponde ai dipendenti

E' forte la polemica a Novi Ligure per i manifesti affissi dalla Lega circa i pacchi natalizi che ogni anno Acos faceva recapitare ai propri dipendenti e a persone estranee all'azienda. Il sindaco Gian Paolo Cabella ha chiesto che i soldi dei regali vengano destinati alle famiglie novesi meno abbienti. Le rappresentanze sindacali dei lavoratori hanno espresso indignazione, dicendo che la Lega sta facendo propaganda sulla pelle dei dipendenti. La Lega ha replicato che semmai a dover indignare è la quantità di persone estranee all'azienda che ricevevano la strenna natalizia.

Ecco la lettera inviata dalla Lega ai dipendenti di Acos:

Cari dipendenti di Acos, innanzitutto si ribadisce il ringraziamento per il vostro lavoro. Ci preme però chiarire alcune cose: abbiamo dovuto agire per conto nostro, visto che la stampa cittadina ahimè non ha dato sufficiente rilevanza ad alcuni fatti molto gravi che da sempre si manifestano nell’azienda, per cui abbiamo, come si dice “attaccato i manifesti” per far sapere a voi e ai cittadini che da sempre i soldi delle bollette sono finiti in costosissimi regali natalizi, non a voi che ne avete più che diritto e ai quali anche quest’anno non saranno certo negati da parte della azienda, ci mancherebbe! Dovete sapere, come devono saperlo anche tutti gli altri cittadini, che in occasione delle festività natalizie venivano spesi moltissimi soldi (si parla di circa 40.000 euro ogni anno) per cosiddetti regali di “rappresentanza” a onorevoli (di sinistra), amici, amici di amici e così via.

Dovete inoltre sapere che lo scorso Natale, anno di transizione tra la vecchia e la nuova gestione, il precedente “ammiraglio” ha preteso l’attribuzione di un tot di pacchi natalizi ad personam da inviare a…ex sindaci, vedove di ex compagni di partito, ex onorevoli e così via. Secondo voi è una cosa normale? E’ stato peraltro espresso il desiderio che quest’anno i vostri cadeux siano confezionati con prodotti del nostro territorio, acquistati in negozi e attività commerciali della nostra zona senza spendere ulteriori soldi in consulenti “slow food”. Vi sembra una cosa tanto deprecabile?

Vi ricordate la strategia del terrore che vi hanno inculcato durante la campagna elettorale dicendo che se avessimo vinto noi le elezioni molti di voi sarebbero stati licenziati in tronco? Senza prenderci troppo in giro è cosa risaputa che all’interno della vostra azienda ci siano molti nomi collegati a persone da sempre politicamente esposte (a sinistra), fedelissime, anche con stretti legami di parentela con membri e militanti dei partiti dell’attuale opposizione cittadina, ma probabilmente sarà un caso, mettiamola così...o i vostri colleghi sono particolarmente bravi, ma la realtà è che comunque voi tutti siete rimasti dove eravate e “non è stato mandato a casa nessuno” come vi era stato presagito.
Permetteteci però di essere contrariati da ciò che per anni è accaduto lì dentro, nella vostra azienda: privilegi per pochi, affitti di appartamenti pagati a trasfertisti oltre a stipendi elevati, auto aziendali a personale a cui non spetterebbe, regali, sedi della vostra azienda utilizzata da pochi privilegiati per organizzare feste e party per parenti del personale? Vi sembra normale?

E vi sembra normale lasciare in deposito i tavoli e le cucine della festa dell’Unità nei vostri capannoni? Ma almeno un bonus “fritto misto gratuito” ve lo hanno mai dato? Ma a voi sembra normale tutto questo? A noi no, per questa ragione impiegheremo tutti i nostri sforzi perché queste vergogne vengano a galla e non accadano mai più. State sereni e tranquilli: i vostri doni natalizi saranno debitamente recapitati anche quest’anno. Ci dispiace per gli ex sindaci, gli ex onorevoli, le vedove dei militanti comunisti che dovranno rinunciarci. Un’ultima cosa: noi i manifesti ce li siamo pagati: i volantini che stanno girando nei vostri uffici tutto il giorno sono fotocopie fatte con carta e fotocopiatrice della vostra azienda.

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