05 novembre 2021

Novi Ligure. Giornata del Ringraziamento di Coldiretti alla Collegiata

Lo “stop alle forme vergognose di sfruttamento e di caporalato” sarà il tema centrale della 71^ Giornata del Ringraziamento, una problematica di forte attualità che vuole essere occasione per riflettere e per convertire i nostri stili di vita a un’ecologia integrale.

Da sempre il mese di novembre per la Coldiretti è un momento di preghiera durante il quale il mondo cattolico rurale si ritrova unito per rivolgere il proprio Grazie per i frutti ricevuti e per l’avvio della nuova annata agraria, un’occasione per stare insieme ed esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio.

“Dal punto di vista organizzativo le disposizioni anti contagio non ci permettono ancora di organizzare la Giornata come siamo soliti fare ma, continuando a mettere al primo posto il rispetto e la tutela della salute e ispirandoci ai cardini del nostro agire, “alla storia e ai principi della scuola cristiano sociale”, abbiamo pensato che quest’anno fosse ancora più doveroso esprimere il nostro Grazie, uniti in un momento di preghiera meno condiviso in presenza ma non per questo meno intenso”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

A livello provinciale, la cerimonia avrà luogo domenica 7 novembre a Novi Ligure, nella Parrocchia della Collegiata di S. Maria Maggiore, il programma prevede alle 10.45 il ritrovo dei trattori e alle 11.30 la Santa Messa che verrà celebrata da Mons. Ivo Piccinini, Consigliere Ecclesiastico Provinciale Coldiretti, durante la quale si terrà il suggestivo momento dell’offertorio e la benedizione dei prodotti della terra.

Nel Messaggio della Commissione Episcopale viene sottolineato come “Ogni maltrattamento verso qualsiasi creatura è contrario alla dignità umana” e come le prime pagine della Genesi collochino la creazione degli animali nel quinto e sesto giorno, lo stesso in cui viene creata l’umanità.

La prossimità degli animali che nella tradizione della civiltà agricola ha portato a sentirli e trattarli quasi come partecipi della vita familiare, nella modernità è stata abbandonata riducendo queste creature ad oggetti di mero consumo. La civiltà urbana, d’altra parte, ha portato talvolta a eccessi opposti, con un’attenzione per gli animali da compagnia talvolta superiore a quella per gli esseri umani.

“La quantità e la qualità degli allevamenti dipendono anche dalla domanda e dagli stili delle persone. Riconosciamo grande dignità a chi si prende cura del territorio salvaguardando gli antichi mestieri – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Grazie all’impegno degli allevatori molte aree interne del nostro Paese sono state valorizzate: senza la loro generosa lungimiranza sarebbero state abbandonate allo spopolamento e al degrado ambientale. In alcuni contesti abbiamo assistito ad una presenza sempre più numerosa di allevatori stranieri che hanno dato vita ad importanti storie di inclusione sociale e dialogo interreligioso”.

Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno.

“La Giornata del Ringraziamento è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi climatica, economica e finanziaria di portata mondiale dove diventa fondamentale una maggiore attenzione all’ambiente, alla sostenibilità e alla biodiversità”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.