01 luglio 2021

Novi Ligure. Il bilancio di Acos scatena la polemica politica

Il bilancio 2020 di Acos si chiude con un utile di un milione e 922 mila euro, in crescita di oltre 200 mila euro rispetto al milione e 705 mila euro del conto economico 2019. Un risultato che la Lega di Novi Ligure rivendica con forza, specialmente perché il Pd all'indomani delle nomine dell’amministratore delegato Giorgio Pafumi e della presidente Maura Laveroni aveva duramente criticato le scelte della giunta Cabella. Per l'ex sindaco Rocchino Muliere, al contrario, il risultato positivo di Acos è frutto dell'impostazione data dalla precedente amministrazione di centrosinistra.

Il comunicato della Lega di Novi:

“Per Acos nomine prive di competenza”, così titolava il comunicato stampa del Pd esattamente un anno fa, ancora prima che fossero ufficializzate le nomine dell’Amministratore delegato Pafumi e del Presidente Laveroni, il primo Dirigente di una importante Azienda dolciaria, la seconda Dirigente Direttore di Banca di Filiale Strutturata, primo Direttore Donna in Piemonte a vantare questa posizione: per i dem invece i due professionisti sono diventati in un attimo una “pensionata bancaria”, e “un addetto commerciale nel settore alimentare, anche lui a quanto pare in procinto di andare in pensione”.

“La nomina da parte del Comune del nuovo consiglio di amministrazione e dell’amministratore delegato”, dichiarava il consigliere comunale Muliere, “rappresenta una prova importante e anche un terreno rispetto al quale si misura la capacità, la visione di una maggioranza politica. Mi pare che questa prova sia stata persa indicando nomi di persone non all’altezza della sfida…”.

Caro Muliere, a noi pare esattamente il contrario e siamo fieri delle nostre scelte: +217.504 euro. Quando era palese che l’azienda stava procedendo verso risultati brillanti, superando di gran lunga quelli delle precedenti amministrazioni a “marchio sinistra”, il tentativo di sminuire tutto il nuovo CDA con attacchi gratuiti e in particolare dei due seri professionisti estrapolati dalla società civile, dal mondo che lavora e anche distanti da “esperienze politiche” (come gli stessi dem avevano ammesso nel loro comunicato) ma che hanno prestato la loro professionalità per il bene della comunità, è proseguita incessante sul web: scritti a dir poco vergognosi pieni di livore, con attacchi sul piano personale che lasciano trasparire soltanto tanta frustrazione da parte di chi, in anonimato o utilizzando nomi fittizi, non ha fatto altro che confermare che alla sinistra novese, allo sbando più totale, non resta altro che l’offesa nei confronti di chi non pensa (?) come loro, non avendo altre argomentazioni, abituati probabilmente a persone che si prostravano alla loro corte senza proferir parola.

Complimentandoci ulteriormente per le loro performance di prosa con gli “anonimi scrivani” che per anni hanno avuto anche in mano (purtroppo!) le redini della Città (e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, con scelte scellerate per tamponare le quali ci vorranno almeno dieci anni!), e che non hanno altre risorse per colpire “gli altri” se non farlo sul piano personale, noi rispondiamo con i fatti: +217.504 euro.

Si, +217.504 euro: in un anno difficile, con una pandemia in atto, esercizi commerciali chiusi, fabbriche a regime ridotto, utenti provati dalle conseguenze del lockdown in seria difficoltà per pagare le bollette, gli “incompetenti”, le persone “prive di ogni comprovata professionalità e di una pur minima preparazione specifica” sono riuscite nell’impossibile: chiudere il bilancio di Acos con più di 200.000 mila euro di attivo rispetto all’anno precedente.

E ci sono riusciti in quella che è da sempre la roccaforte della sinistra novese. Il nuovo CDA è coeso, discute e decide, con l’opera importante e determinante dei Dirigenti, di altissima professionalità e competenza a cui è stato finalmente riconosciuto dopo anni il giusto merito, e che sono entrati immediatamente in simbiosi coi nuovi vertici. Purtroppo c’è ancora qualcosa da capire, da “limare”: ci sono ancora troppe falle aperte come ad esempio gli innumerevoli “inesistenti”, quelli cioè che per anni non hanno mai pagato la spazzatura forse perché “imboccati” nei comportamenti da tenere per risultare appunto… inesistenti!

Inoltre come è possibile che un’azienda pubblica, di proprietà dei novesi, custodisca nei propri capannoni per anni il materiale utilizzato per le feste dell’unità?…si, avete letto bene, purtroppo! C’è ancora da capire perché in un passaggio così importante tra un tipo di raccolta dei rifiuti e l’altra (che abbiamo dovuto ereditare), ci siano zone attualmente non “servite né dall’una né dall’altra”, con evidente grande disagio per gli utenti e per il decoro della Città.

L’arroganza di questi “signori” perdenti sia sul piano politico che su quello della lealtà politica, viene fuori giorno dopo giorno e noi non mancheremo, giorno dopo giorno, di rendicontare alla cittadinanza la spavalderia e la superficialità con cui la Città è stata amministrata in tutti questi anni. L’Acos diventerà una grande azienda, ci sono i presupposti, ci sono i professionisti adatti, si leverà di dosso i panni del provincialismo, l’etichetta di “bancomat della sinistra” e sarà al servizio della comunità e dei Comuni che ne detengono le azioni, ma soprattutto di tutti e non solo di pochi eletti.

"Abbiamo avuto ragione a nominare Laveroni e Pafumi", ha dichiarato il Sindaco Cabella durante l'Assemblea di ACOS" perché hanno portato risultati più che soddisfacenti". Grazie a tutta l’Acos s.p.a., aggiungiamo noi, per essere riuscita in una impresa che sembrava impossibile.