15 aprile 2021

Novi Ligure. Doppio appuntamento per “Spazio alla conoscenza”

È quasi tempo di bilanci per l’Istituto Ciampini-Boccardo che nel terzo anno consecutivo ha saputo arricchire, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, il repertorio scientifico e tecnologico del progetto “Spazio alla Conooscenza 3.0”, grazie al lavoro instancabile dei prof. Mauro Bisio, Corrado Campisi ad alcuni studenti dell’indirizzo di Elettronica, nonchè alla supervisione costante e attenta del Dirigente Scolastico Prof. Mario A. Scarsi, che ha creduto e investito in questo disegno ambizioso, valorizzando la ricerca e l’indagine scientifica attraverso il confronto con esperti di vari settori.

Ben due gli appuntamenti nella seconda metà di aprile: l’astrofisico Alessandro Coletta risponderà al quesito: “Perché osservare la Terra dallo Spazio ci fa del bene?” oggi a partire dalle 16.00 in diretta sul canale youtube dell’Istituto, mentre il ricercatore presso il laboratorio di Biotecnologie dell’Enea Luca Nardi sarà ospite lunedì 19 a partire dalle 11.00 con un evento dal titolo “Space and Urban Farming: tecnologie emergenti per un’agricoltura sostenibile”.

Alessandro Coletta, si è laureato in Fisica presso il Gruppo di Astronomia infrarossa dell’Università di Roma “La Sapienza” e successivamente ha conseguito il diploma specialistico in “Epistemologia: Teoria e Prassi della Scienza” presso l’Università di Roma “Tor Vergata”.

È stato Responsabile del Centro Operativo Scientifico del Satellite italiano per Astronomia X Beppo-Sax, una delle missioni di maggior successo in ambito astrofisico degli ultimi venticinque anni, a cui si deve un contributo fondamentale nella interpretazione del fenomeno astrofisico dei Lampi Gamma (Gamma-Ray Bursts).

In tale ambito, per la scoperta dell’”Afterglow X” dei Lampi Gamma, è stato co-vincitore nel 1998 del Premio Bruno Rossi, uno dei principali riconoscimenti in astrofisica assegnato annualmente dalla American Astronomical Society. Attualmente è direttore di Missione della Costellazione di satelliti COSMO-SkyMed, il maggiore investimento spaziale italiano mai realizzato costituito da una costellazione di Satelliti Radar ad apertura sintetica dedicati all’Osservazione della Terra, ed è responsabile ASI dell’Unità “Downstream e Servizi Applicativi”. È autore del primo libro divulgativo sui Lampi Gamma (“Il Secondo Big-Bang”, CUEN, 2000) e coautore del primo Atlante Radar in Banda-X di tutti i crateri da impatto ufficiali presenti sulla superficie terrestre: (“Encyclopedic Atlas of Terrestrial Impact Craters” – SPRINGER, 2019) e del volume “Eye on the Globe – COSMO-SkyMed the Italian Satellite Radar Constellation” pubblicato nel 2018 sotto l’egida del Ministero di Alta Formazione e Ricerca Scientifica della Repubblica Araba d’Egitto e dell’Ambasciata Italiana al Cairo.

Luca Nardi è ricercatore nel laboratorio di Biotecnologie presso il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali dell’ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Consegue il dottorato di ricerca in agrobiotecnologie per le produzioni tropicali nel 2001 presso l’Università degli Studi di Firenze.

Si è occupato sempre più di agricoltura in ambiente controllato ed è responsabile di diversi impianti sperimentali quali la serra a contenimento di livello di biosicurezza 2, fitotroni e camere bianche per la coltura delle piante in sterilità. La serra è dotata di un innovativo impianto di raffreddamento solare e di un sistema di gestione e controllo avanzato. In questi impianti ha introdotto sistemi di illuminazione LED regolabili per migliorare le rese e la qualità delle produzioni attraverso l’utilizzo di tecniche di coltivazione fuori suolo realizzando anche nuovi prototipi. Ha partecipato inoltre a progetti di ricerca “CHEF” (Container High-Density Ecological Farm), “MIG” (Military Innovative Greenhouse) per la realizzazione di due container per la produzione di micro – e baby-verdure di elevata qualità nutrizionale, a supporto della dieta dei residenti urbani e del personale militare.

Due mondi da osservare allora: la vita sulla Terra dai satelliti e la vita sullo Spazio delle piante.

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