Non solo frasi omofobe e sessiste ma anche il tentativo di instaurare una relazione con una giocatrice e, al suo rifiuto, atteggiamenti ossessivi e vessatori nei confronti della stessa: queste le principali motivazioni che hanno spinto la Corte d’Appello Federale della Figc a dilatare da 9 mesi a 3 anni la squalifica di Giuseppe Maurizio Fossati, l’ex tecnico della Novese femminile, deferito in seguito alle testimonianze di alcune componenti la rosa della sua ex squadra per i comportamenti assunti dal trainer verso le calciatrici.
In primo grado la disciplinare aveva squalificato Fossati per «comportamenti denigratori e discriminatori per l’aspetto fisico e gli orientamenti sessuali nei confronti di alcune calciatrici» escludendo gli altri capi di imputazione, che però sono stati riconosciuti in appello. Il tecnico invece è stato assolto dall'accusa di aver cercat di ottenere denaro dal padre di una giocatrice in cambio dello svincolo sportivo della figlia. Nella telefonata oggetto di indagini, non si fa riferimento né ad una somma specifica di denaro né ad altre circostanze che evidenziano un’eventuale richiesta di soldi per un eventuale svincolo.