19 novembre 2020

Tortona - I sindaci dei 40 comuni chiedono ufficialmente il potenziamento dell'ospedale, anche con il privato

Ieri sera è stata approvata all'unanimità dall'assemblea dei 40 comuni del Cisa, Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale, la delibera riguardante l'apertura di un tavolo di confronto con la regione.

In particolare, nel documento i sindaci sostengono che non esista, si legge, “una qualsiasi strategia di investimento sull’ospedale di Tortona che, al momento, non sembra essere visto come prioritario nelle politiche sanitarie pubbliche, propongono e sostengono a parità di costi per il pubblico l’avvio di un confronto e di un tavolo di lavoro tematico" ovvero laddove il pubblico non abbia risorse si possa aprire un confronto di partenariato pubblico-privato.

Molto soddisfatto il presidente dell'assemblea dei sindaci, il primo cittadino di Castelnuovo Scrivia Gianni Tagliani: nel documento poniamo attenzione non solo sull'ospedale ma anche sulla sanità territoriale. E' un punto di partenza per poter avviare un confronto con la Regione Piemonte, con le parti sociali e coloro che hanno titolo".

Questi i punti indicati: realizzare nei locali dell’Ospedale di Tortona un progetto di partenariato pubblico-privato finalizzato a creare un centro clinico di eccellenza con la riattivazione delle specialità soppresse e con il supporto dei servizi diagnostici, di quelli ambulatoriali estendibili, per servizio, al territorio;

garantire che la componente pubblica assicuri i livelli di controllo nelle sue forme sia di costante supervisione sia di sorveglianza estemporanea; incrementare l’attrazione per professionisti di alto livello clinico in territori che, altrimenti, difficilmente risulterebbero attrattivi per queste figure con un modello gestionale più snello e non ridondante, a vantaggio della sicurezza dei lavoratori e dei pazienti e della qualità dei servizi erogati; formulare un modello di interazione pubblico-privato assicurando la governance dei processi da parte del settore pubblico che non potrà essere derogata ma avrà la funzione di garanzia esclusiva a tutela del diritto alla salute;

legare chiaramente i servizi ospedalieri erogati al territorio evidenziando nella stessa offerta migliorativa il sostegno e l’incremento delle azioni distrettuali in termini di medicina del territorio;incrementare e non penalizzare l’occupazione prevedendo anche forme di ulteriore integrazione e progressione nei percorsi professionali; rafforzare gli uffici preposti al controllo valutativo della qualità e dell’adeguatezza delle prestazioni fornite dal privato ai bisogni della popolazione; fornire un futuro ad un presidio importante come l’ospedale di Tortona, radicando i professionisti sul territorio, promuovendo azioni politiche che inducano il privato a dedicare una parte significativa delle sue attività a far lavorare in elezione i medici pubblici;

integrare l'ospedale con il territorio, recuperando il rapporto con il territorio del tortonese con i medici di Medicina Generale, i pediatri, gli specialisti ambulatoriali e coloro che operano distaccati dal nosocomio; valorizzare il volontariato con accordi per accoglienza sia territoriali che ospedalieri condividendo la programmazione dei servizi erogati, integrare le reti dei servizi dalla rete riabilitativa ai percorsi nascita, governare congiuntamente i tempi di attesa della specialistica ambulatoriale e dei ricoveri incidendo, nella comunità più numerose, con una nuova offerta di servizi; ripristinare con la proposta di collaborazione pubblico – privato in tempi brevi un Polo sanitario territoriale di eccellenza in grado di riattivare tutti i reparti specialistici preesistenti e realizzare un positivo raccordo con il sistema di Medicina Territoriale stante l’eventuale indisponibilità di nuove risorse pubbliche a copertura di significative iniziative.

 Il Sindaco di Tortona, Federico Chiodi, ha messo in evidenza i punti che riguardano l'ospedale. "Abbiamo elencato i servizi e i potenziamenti indispensabili a restituire al presidio ospedaliero il ruolo di riferimento a tutela della salute dei cittadini residenti sull’intero territorio dei 40 Comuni che fanno parte del nostro Consorzio e solleciteremo afinchè queste richieste ottengano risposte concrete”.