21 ottobre 2020

Viguzzolo - L'Anpi celebra i cento anni del partigiano Carlo Taverna

L'Anpi di Viguzzolo ha festeggiato i 100 anni del partigiano Carlo Taverna, residente in paese. Alla sua figura ed esperienza hanno più volte fatto pubblico riferimento intellettuali e studiosi, come Gad Lerner e Liliana Segre. “Carlo Taverna era un ragazzo che ha scelto di reagire alle barbarie e liberare l’Italia per restituirle onore e dignità”, ha scritto Liliana Segre, senatrice a vita della Repubblica Italiana, con una personale lettera di auguri rivolta al partigiano Nitzi, appunto Carlo Taverna, che il 19 ottobre 2020 ha compiuto cento anni. Anche Carla Nespolo, la recentemente scomparsa presidente nazionale dell'Anpi, aveva preparato un messaggio di auguri per Taverna, poi recapitatogli.

“L’idea di omaggiare Carlo Taverna attraverso delle lettere di auguri da parte di tali autorevoli figure istituzionali, è stata suggerita dall’intellettuale viguzzolese Flavio Toscani, noto anche ai frequentatori della Biblioteca comunale”, spiegano all'Anpi.

Il sindaco di Viguzzolo, Giuseppe Chiesa, a nome di tutti i cittadini ha offerto a Carlo Taverna una targa che reca la seguente iscrizione “Viguzzolese di nascita, Partigiano per scelta. Per lo splendido traguardo di un secolo di vita, trascorso con la famiglia e con un ideale nel cuore”.

Il Comune di Viguzzolo annoverava tra i suoi cittadini ben quarantasette partigiani che hanno preso parte alla Resistenza, tra i quali Aldo Bina, tuttora vivente.

L’attività di Partigiano di Carlo Taverna inizia ai primi di gennaio del 1944 nell’ambito della brigata « Bisagno » e con il nome di battaglia Nitzi appartenne al SIP, e dall'estate del 1944 nella divisione Pinan-Cichero, fu smobilitato come responsabile del SIP per la brigata Po-Argo.

Il 25 aprile 1945 non tornò a casa ma si fermò alcuni mesi a Tortona nelle caserme prima che rientrassero in servizio i Carabinieri, quando questi ripresero il loro servizio, Carlo tornò a casa.

La scorsa estate è stato intervistato da Gad Lerner, giornalista impegnato da qualche anno nella raccolta delle memorie dei nostri partigiani. La loro conversazione costituirà materiale di archivio dell’Anpi nazionale come “spunto di riflessione storico e modello al quale ispirarsi”.