20 ottobre 2020

Regione - In Piemonte centri commerciali chiusi nel fine settimana e più didattica a distanza per le scuole

Chiusura dei negozi dei centri commerciali che non trattano merci alimentari nei fine settimana e un incremento alla didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado, escluse le classi prime. Sono le misure ulteriormente restrittive rispetto al decreto del presidente del consiglio emesso domenica 18 comunicate poco fa dal presidente del Piemonte Alberto Cirio, nel contenuto di un'ordinanza valida su tutto il territorio regionale. 

L'obiettivo delle norme è evitare il maggior numero possibile di concentrazioni di persone e spostamenti laddove ciò può essere raggiunto senza troppo impattare sulle regolari attività. Da lunedì 26 ottobre tutte le scuole superiori del Piemonte dovranno attivare forme di didattica a distanza, per alleggerire del 50% la presenza in classe , ma esclusivamente nelle scuole superiori dal secondo al quinto anno, frequentate da 135mila ragazzi. Escluso dall’ordinanza il primo anno della scuola secondaria di secondo grado. In questo modo si limiterà il numero di persone che circolano sui mezzi pubblici: “La scuola è un luogo estremamente sicuro, grazie al lavoro fatto in questi mesi. Tuttavia, la stessa sicurezza non si trova sui trasporti pubblici e c’è una situazione emergenziale da affrontare, se vogliamo tenere aperte le scuole”, ha dichiarato Cirio, "Non creiamo problemi sociali, perché i ragazzi di quell’età possono stare a casa da soli e i genitori possono continuare a lavorare“. 

Altro punto, la stretta sui centri commerciali, intesi come grandi superfici di vendita, che dovranno restare chiusi il sabato e la domenica, con l'unica eccezione dei negozi che trattano  la parte alimentare. “Si tratta di luoghi dove vi sono assembramenti importanti e in molti casi vicini alla Lombardia, che ha anch’essa chiuso i suoi centri”.