08 agosto 2020

Tortona - La Bandakadabra si esibisce nel chiostro del Teatro Civico

Per la serie di due spettacoli organizzata da Piemonte Dal Vivo, nell'ambito della quale potranno essere riutilizzati i buoni rimborsati al pubblico che non ha potuto assistere agli spettacoli della stagione del Teatro Civico annullati a causa del coronavirus, questa sera  alle 19 nel Chiostro dell'Annunziata si esibisce l'originale ensemble torinese Bandakadabra, in uno spettacolo interattivo e coinvolgente: questa la descrizione.

Quadri, figure, figurini. Un susseguirsi di “immagini musicali”, di piccoli atti unici legati tra loro dal meccanismo dell’associazione mentale, della citazione, delle scatole cinesi, o molto più semplicemente da un accordo in Si bemolle. La Bandakadabra, estrosa formazione di fiati e percussioni torinese – una “fanfara urbana” secondo l’efficace definizione di Carlin Petrini – nata sulla strada, in mezzo alla gente, fa un ulteriore passo avanti nella propria carriera, cimentandosi in uno spettacolo comico-teatral-musicale dai toni vagamente surreali e dadaisti, capace, all’occasione, di abbattere la quarta parete e di creare un flusso di comunicazione con gli spettatori seduti in platea. A fare da fil rouge, naturalmente, la musica, l’unica capace di coniugare immaginari, situazioni e temi tra loro apparentemente inconciliabili: un riferimento alle atmosfere western e alle colonne sonore di Ennio Morricone si trasforma presto in un brano dei Beatles, che a sua volta diventa l’occasione per riflettere ironicamente sulla “tossicità” degli smartphone e sulla sfortunata vita amorosa dei musicisti di “insuccesso”. Ma tutto, qui, è anche un qualcos’altro: gli strumenti “suonano” ma posso diventare oggetti di scena, la musica non è solo da ascoltare ma anche da vedere. In questo continuo gioco di rimandi e mutamenti, i “figurini” della Bandakadabra provano sempre a costruire un dialogo con il pubblico, perché lo spettacolo sia anche un’occasione per scambiarsi qualcosa. Proprio come si faceva da bambini, giocando con le figurine, quando sui “celo celo, manca” si costruivano amicizie indissolubili e grandi passioni.