23 maggio 2020

Novi Ligure. Ex Ilva, prosegue il blocco in attesa del Mise

Prosegue allo stabilimento Ilva di Novi Ligure il presidio dei lavoratori, quantomeno fino al vertice in programma al ministero dello Sviluppo economico, lunedì. Ieri le organizzazionis sindacali e le Rsu della fabbrica sono state convocate da Arcelor Mittal per riaprire il tavolo della trattativa che si era interrotta lo scorso mercoledì. L’azienda ha presentato un possibile piano di rientro che partirebbe da metà della prossima settimana fino a fine giugno per circa metà dei lavoratori collocati in cassa integrazione.

I rappresentanti dei lavoratori -  pur avendo preso atto positivamente di una disponibilità ad una parziale ripartenza dello stabilimento, attualmente fermo - in previsione dell’incontro di lunedì 25 maggio al Mise tra azienda, governo e sindacati, hanno deciso di mantenere l’iniziativa di lotta e il presidio con tutti i lavoratori auspicando che da quel confronto scaturisca il piano industriale di tutto il gruppo, che chiarisca il futuro anche dello stabilimento di Novi Ligure.

Fiom, Fim e Uilm hanno inoltre chiesto una rotazione del personale coinvolto che consenta a tutti di integrare l’ammortizzatore con periodi di effettivo lavoro. Sul punto l’azienda si è resa disponibile, ma sarà oggetto di contrattazione e verifica tra le Rsu e la direzione aziendale dal momento in cui le trattative riprenderanno. Il clima di incertezza e confusione è ancora molto presente tra i lavoratori che chiedono chiarezza sulle prospettive future.